5 in famiglia
HO 37 ANNI E TRE FIGLI:UN RAGAZZINO IN PIENA ADOLESCENZA,UNA BAMBINA GRANDE CHE STA PER ABBANDONARE L'INFANZIA E UNA BAMBINA PICCOLA CHE HA APPENA LASCIATO IL SUO AMATO CIUCCIO.TRE MONDI COMPLETAMENTE DIVERSI CHE SI INCONTRANO E SI SCONTRANO DI CONTINUO,RENDENDO LA VITA MOLTO MOVIMENTATA.SE POI SI AGGIUNGE UN MARITO MILANISTA E UN NUMERO INCREDIBILE DI ZII E CUGINI ,A VOLTE SI FINISCE PER CREDERE DI ESSERE I PROTAGONISTI DI UN TELEFILM AMERICANO,DI QUELLI CON LE RISATE FINTE IN SOTTOFONDO.
martedì 5 marzo 2013
15 ANNI
15 anni fa nascevi tu.Che altro posso dire? ripenso a quel 5 marzo e non posso fare a meno di commuovermi.
Da allora non è più stata una data qualsiasi,perchè è stato il giorno che ti ha visto venire al mondo.Tu,uno fra cento milioni di altri,sei planato giusto giusto fra la mia testa e il cuore,e lì da allora sei rimasto.Ti sei scavato una nicchia,piano piano,inesorabilmente,e sei diventato parte di me.Ormai ti penso anche se non me ne rendo conto,sei una presenza impalpabile ma salda e forte ,tu come le tue sorelle.
Ma oggi è il tuo giorno,e è a te che rivolgo tutti i miei pensieri.Davvero mi mancano le parole perchè sono giorni particolari per me,e anche le emozioni forti mi sconvolgono.
15 anni fa c'era il sole. Sei arrivato all'ora di pranzo di una giornata marzolina fredda ma luminosa,ricordo questa luce chiara che entrava nella stanza e che un pò mi dava conforto.Credevo di soccombere alle contrazioni,non avrei immaginato mai una tale violenza e brutalità,l'onda nera che saliva e mi annientava.Ma quando ti ho avuto tra le braccia è stato come se un cerchio si fosse chiuso,come se intorno a me si fosse fatto improvvisamente silenzio. E poi quel senso di pace .Pace.
Volevo solo questo,volevo solo te,era da anni che volevo abbracciarti,mi comparivi già nei sogni a 17,18 anni.
E poI è stato meraviglioso,nonostante le notti insonni,il tuo carattere difficile,la tua fame insaziabile.Tutto aveva un senso.Ho passato con te ogni attimo fino a che non sei andato all'asilo e ogni tanto provo ancora nostalgia per quel periodo.
Io mi ero un pò isolata dal mondo,le mie amiche avevano una vita completamente diversa dalla mia mia,un giro di amiche nuove non me lo ero ancora creato.Parlavo solo con mia mamma e con toto quando c'era. Però non ero infelice.
Miero costruita le giornate intorno a te e non mi annoiavo,avevamo questo rapporto viscerale,come se il cordone non fosse mai stato tagliato.Chissà se ti è rimasto qualcosa di quegli anni nell'inconscio..di noi due che in un freddo pomeriggio di novembre ce ne andiamo mano nella mano a tirare calci alle foglie.IO credo di si.
Tutto quell'amore che ti ho dato quando eri piccolino,quando dormivi nel lettone e ti stringevo la manina pensando"miracolo,sei un miracolo",deve essere rimasto da qualche parte in te.
Adesso sei grande ,sei un adolescente ma devo dire che starti accanto è sempre facile.Sei silenzioso ma non solitario,ti chiudi spesso in camera tua ma ne esci senza problemi.Sei allegro,poco tormentato per ora ,mi sembra che per farti felice bastino ancora un piatto di risotto e una partita in televisione.L'anno scorso ci siamo scontrati tanto per la scuola,però è stato anche un modo per mantenere un contatto,un canale aperto.Quest'anno siamo meno angosciti dai libri,passiamo pomeriggi senza parlarci,però magari di punto in bianco esci dalla stanza e mi racconti qualche cosa.
Non abbasserò la guardia ,però spero di avere seminato bene,so che l'unica cosa che conta veramente nell'educazione dei figli è l'esempio.
Quindi,che dirti?buon compleanno amore mio,continua così e avrai una vita meravigliosa davanti
mercoledì 13 febbraio 2013
CARA NUOVA COGNATA
Cosa avrei voluto dirle. Guarda ,cara Nuova Cognata,che la Zia Bionda è fatta così:è impulsiva e impetuosa,talmente diretta da apparire quasi brusca;a volte è poco empatica e
ti presta attenzione per al massimo 5 minuti,quindi devi essere molto veloce a parlare.E' concreta e impaziente e poco sentimentale,con un sacco di storie incredibili su qualsiasi argomento.
Però è anche dolce e accogliente,affettuosa in quella sua maniera veloce e schietta.
Io da lei ho imparato veramente tanto,quindi se fra uno dei 200 impegni fra i quali si destreggia ti presta un attimo attenzione e ti lancia al volo qualche consiglio sull'accudimento di un neonato,io lascerei perdere l'orgoglio e lo acchiapperei così come viene.
Quando il Ragazzino era appena nato e nei primi anni della sua infanzia, è stato l'unico modello di riferimento"in attività" che avessi davanti:le mie amiche erano tutte senza figli,le mie sorelle praticamente in fasce.Io però ho avuto la fortuna di avere lei ,e di frequentarla anche spesso e pur essendo distanti anni luce come carattere, siamo sempre andate d'accordo.
Un pò mi faceva incazzare stà cosa che le sue figlie dormissero tutta la notte e il mio si svegliasse di continuo per mangiare o solo per frignare. Qualche momento di tensione è capitato, quando per la frustrazione facevo la splendida,quella che tanto non ha bisogno di dormire, o la devota dell'allattemento,sostenendo che adoravo tenerlo in braccio di continuo,che avevo bisogno di un contatto fisico con lui.Seeh...come no..
Lei prendeva il Ragazzino ,a 5 mesi ,e gli faceva fare il bagno nel mare non proprio tiepido di Nizza. Non una puciata e via,ma un bagno vero,con tanto di salvagente.
Gli dava da leccare il suo cornetto algida,chiamandomi a vedere "guarda ,guarda come gli piacciono le noccioline sopra!" ,a sei mesi.
Nessuna fuga dal sole,nesssuna incremata tipo inmbalsamatura, ma una crema protettiva qualsiasi e via,e infatti nelle foto dell'epoca il Ragazzino è abbronzato come un ventenne a Formentera.
(Inutile dire che non ha mai soffeto di allergie o intolleranze,non ha mai avuto un esantema e il primo raffreddore sel'è beccato a 2 anni).
Ovvio,avere un certo ascendente su di me era facile ,ero completamente ignorante in materia di bambini,certe complicazioni non me le facevo semplicemente perchè non le vedevo neanche. Però sicuramente la mia natura per certi versi un pò gipsy e stata consolidata dall' esempio pratico che,come al solito,conta più di tutti i libri di puericultura e pedagogia del mondo
Ma ciò che veramente mi ha aricchito è stato poterla osservare nelle situazioni che io consideravo "di emergenza":febbri incoercibili,cisti di dubbia provenienza,improvvisi mal di testa,ghiandole gonfie,claudicanze inspiegabili.
Per me,già di natura incline al pessimismo e al dramma,con l'esempio una madre ansiosa in maniera maniacale che precipitava nel terrore per qualsiasi malammo più grave di un raffreddore,la sua concretezza,i suoi modi per nulla drammatici,sempre ottimistici,sono stati un varo balsamo.
Tante volte mi sono ritrovata a pensare cosa avrebbe fatto al posto mio lei,lei che ridicolizzava le mie angosce con una risata,facendomi sentire un pò scema ma facendomi anche sentire meglio.
Quindi ,cara Nuova Cognata,questo è quello che avrei voluto dirti:capisco il tuo passato un pò molesto, ma piantala di comportarti come un'adolescente disturbata,perchè davanti a offerte di aiuto,davanti a una zia che non vede l'ora di spupazzarsi la nipote non ci si chiude a riccio,non ci si comporta da bambina immusonita,ma ci si prodiga in ringraziamenti,ci si rallegra per l'amore che circonderà questa bambina e si prega che le parole si tramuteranno in frequenti visite pomeridiane per poter fare una doccia con calma quando sarò nata.
martedì 13 dicembre 2011
NEVROSI SCOLASTICA
Oggi pomeriggio,fra un picco di 40 di febbre e l'altro,sono riuscita a convincere un arrendevole Ragazzino a ripetermi i paradigmi dei verbi di inglese e a fare una pagina di esercizi di algebra.Praticamente tenedogli io la penna in mano e il libro davanti alla faccia.Mancavano solo gli stuzzicadenti sugli occhi alla Hannibal Lecter.
Questo è il grado di follia che ho raggiunto.E meno male che,dopo aver parlato con la prof di lettere,mi ero convinta di essermi rasserenata perchè tutto sommato,per fare Ragioneria o come diavolo si chiama adesso,non c'è bisogno dia avere la media dell'otto..
Questo è il grado di follia che ho raggiunto.E meno male che,dopo aver parlato con la prof di lettere,mi ero convinta di essermi rasserenata perchè tutto sommato,per fare Ragioneria o come diavolo si chiama adesso,non c'è bisogno dia avere la media dell'otto..
venerdì 7 gennaio 2011
NONNI IN PENSIONE
Un venerdì di pioggia che sembra però una domenica,di nuovo tutti in casa alle dieci della mattina, con la televisione accesa fissa su Disney Channel.Umore pessimo,i chili in più saranno anche felici ma mi disturbano,mi infastidiscono i figli che litigano e mi irrita il marito che non sono abituata ad avere in giro per casa e che ogni tanto ,quando sgrido i figli con troppa foga,urla"ma come siete agitati!" come se fosse un visitatore di passaggio.
Ma oggi forse uno spiraglio di luce c'è.
Tornano i nonni ,che se ne sono partiti per un viaggio 10 giorni fa'.
ll Marito inizia a fare programmi per il pomeriggio:un cinema,un apertivo e, se abbiamo voglia anche una pizza,tanto la vera dieta inizia lunedì.
Qualsiasi cosa va bene,anche solo un giro in centro, l'importante è farlo senza la triade fra i piedi.
L'umore migliora improvvisamente,la prospettiva di qualche ora per noi mi rende più benevola ,faccio finta di non vedere le camere disordinate e i compiti fatti a metà.
I nonni ci invitano a pranzo,ci baciano,si informano cortesi sulla nostra vacanza in montagna,si rallegrano che la Bambina Piccola abbia la faccia un pò più tonda,dopodichè passano le due ore successive a raccontarci del loro viaggio,del cibo locale,del clima,della piazzata di mio padre di fronte all'ennesima perquisizione all'aereoporto.Noi ci mostriamo interessati e annuiamo entusisti,un pò perche è interessante veramente,un pò perchè mostrarsi carini non guasta mai.
Dopo aver imparato il nome della loro guida(Samuel),la sua età (85 anni!) e aver sentito i pettegolezzi sui personaggi televisivi raccontati da una costumista di Canale 5 del loro gruppo(Paolo Bonolis è gay) ci illudiamo di avere finito,invece no, la nonna non vede l'ora di farci verdere le foto.
Dopo le prime 100 con relativa spiegazione dico sottovoce al Marito che inizia a dare segni di impazienza"Siamo quasi alla fine,tieni duro".
Scopriamo invece di essere arrivati solo al pomeriggio del primo giorno.
Sono le 3, finalmente sul computer si vede il faccione dei nonni che salutano i loro compagni di viaggio all'areoporto di Malpensa.
Io e il Marito ci sorridiamo e incominciamo la manovra di piazzamento figli ma i nonni inziano a agitarsi,parlano di un film che inizia fra mezz'ora e di un parcheggio che non si trova mai.Ribaciano tutti mentre si vestono e contemporaneamente ci spingono fuori casa.
Ci ritroviamo sul pianerottolo a guardarci stupiti mentre il Marito dice"Certo che sono appena tornati".
Il nostro pomeriggio finisce all'Ikea,anzi ,per dirla alla Bambina Grande "alla noiosissima Ikea.
I nonni in pensione sono un gran brutto affare...
Ma oggi forse uno spiraglio di luce c'è.
Tornano i nonni ,che se ne sono partiti per un viaggio 10 giorni fa'.
ll Marito inizia a fare programmi per il pomeriggio:un cinema,un apertivo e, se abbiamo voglia anche una pizza,tanto la vera dieta inizia lunedì.
Qualsiasi cosa va bene,anche solo un giro in centro, l'importante è farlo senza la triade fra i piedi.
L'umore migliora improvvisamente,la prospettiva di qualche ora per noi mi rende più benevola ,faccio finta di non vedere le camere disordinate e i compiti fatti a metà.
I nonni ci invitano a pranzo,ci baciano,si informano cortesi sulla nostra vacanza in montagna,si rallegrano che la Bambina Piccola abbia la faccia un pò più tonda,dopodichè passano le due ore successive a raccontarci del loro viaggio,del cibo locale,del clima,della piazzata di mio padre di fronte all'ennesima perquisizione all'aereoporto.Noi ci mostriamo interessati e annuiamo entusisti,un pò perche è interessante veramente,un pò perchè mostrarsi carini non guasta mai.
Dopo aver imparato il nome della loro guida(Samuel),la sua età (85 anni!) e aver sentito i pettegolezzi sui personaggi televisivi raccontati da una costumista di Canale 5 del loro gruppo(Paolo Bonolis è gay) ci illudiamo di avere finito,invece no, la nonna non vede l'ora di farci verdere le foto.
Dopo le prime 100 con relativa spiegazione dico sottovoce al Marito che inizia a dare segni di impazienza"Siamo quasi alla fine,tieni duro".
Scopriamo invece di essere arrivati solo al pomeriggio del primo giorno.
Sono le 3, finalmente sul computer si vede il faccione dei nonni che salutano i loro compagni di viaggio all'areoporto di Malpensa.
Io e il Marito ci sorridiamo e incominciamo la manovra di piazzamento figli ma i nonni inziano a agitarsi,parlano di un film che inizia fra mezz'ora e di un parcheggio che non si trova mai.Ribaciano tutti mentre si vestono e contemporaneamente ci spingono fuori casa.
Ci ritroviamo sul pianerottolo a guardarci stupiti mentre il Marito dice"Certo che sono appena tornati".
Il nostro pomeriggio finisce all'Ikea,anzi ,per dirla alla Bambina Grande "alla noiosissima Ikea.
I nonni in pensione sono un gran brutto affare...
giovedì 6 gennaio 2011
RITORNO A CASA
Ogni volta che ritorno da una vacanza in cui mi sono divertita,rilassata e rigenerata,in macchina finisce che piagnucolo un pò ,diciamo fino all'imbocco dell'autostrada.
I bambini sono sempre contenti di ritornare a casa,anche se hanno passato una settimana a rotolarsi sulla sabbia,a fare tuffi,a ruzzolare con il bob o a sciare per giornate intere.
Anche a me effettivamente succedeva quand'ero piccola:mi bastava sentire l'odore di casa mia ,quello di cui ci si accorge solo quando si sta via per un po',per sentirmi al sicuro, come un animale che ritrova la propria tana.
Adesso invece ,ogni volta che riparto,si consuma un piccolo dramma e finisce che mi chiedo sempre spaventata"Madonna,ma mi fa così schifo la mia vita? "
La verità per fortuna è che no,non mi fa schifo per nulla,però abituarmi a un tipo di esistenza diversa e esserne privata all'improvviso è sempre un pò brutale,come uno strappo.
Ieri ce ne siamo andati via da questo paesino di 4 case nel cuore dell'Alto Adige, all'ora del tramonto, con le montagne che erano ancora illuminate dal sole e il cielo che pareva dorato.
Io recitavo dentro di me l' Addio ai monti manzoniano,ripetendo a voce alta a intervalli di due minuti "certo che è stata proprio una bella vacanza",ignorata dal resto della famiglia.
Non è che ami spassionatamente la montagna.
Il problema è che sono attratta da altre possibilità di vita.
Quando siamo ripartiti dalla Sardegna l'agosto scorso pensavo a come sarebbe stato bello viverci tutto l'anno,coccolati da un clima mite,circondati da spazi aperti.
Che sensazione si prova ad alzarsi ogni mattina sentendo il profumo di ginepro e avendo l'orizzonte sconfinato davanti?
Ieri mi sono immaginata la vita della mia famiglia qui,in Alta Badia:il marito che invece di sparire per settimane intere se ne andrebbe a lavorare qualche ora allo skilift qui accanto,i figli con le guance colorite e l'aria sana dei bambini di montagna,in tuta da sci in inverno e in pile d'estate.
Come si starebbe a vivere senza il senso di colpa strisciante, che ogni tanto però affiora, per i loro polmoni da Pianura Padana e per il colorito verdognolo della loro faccia?
Come sarebbe avere sempre sopra di sè quei cieli stellati?
In montagna, nelle notte limpide senza luna, si possono vedere tutte le stelle,quelle morte da milioni di anni e quelle che devono ancora nascere.Sono cieli che ti fanno prendere coscienza della infinitesimale piccolezza della tua esistenza,quelli che quando li guardi per un po' ti danno l'impressione di precipitare in un abisso.
Nulla a che vedere con i cieli pallidi e un pò sfocati della città.
Sono nata nel posto sbagliato,questo è il punto.
Non così sbagliato come il Congo,la Romania,l'India o l'Iraq.Ma se fossi nata in montagna o al mare non mi mancherebbe la città e senza dubbio la qualità della vita sarebbe migliore per tutti.
I bambini sono sempre contenti di ritornare a casa,anche se hanno passato una settimana a rotolarsi sulla sabbia,a fare tuffi,a ruzzolare con il bob o a sciare per giornate intere.
Anche a me effettivamente succedeva quand'ero piccola:mi bastava sentire l'odore di casa mia ,quello di cui ci si accorge solo quando si sta via per un po',per sentirmi al sicuro, come un animale che ritrova la propria tana.
Adesso invece ,ogni volta che riparto,si consuma un piccolo dramma e finisce che mi chiedo sempre spaventata"Madonna,ma mi fa così schifo la mia vita? "
La verità per fortuna è che no,non mi fa schifo per nulla,però abituarmi a un tipo di esistenza diversa e esserne privata all'improvviso è sempre un pò brutale,come uno strappo.
Ieri ce ne siamo andati via da questo paesino di 4 case nel cuore dell'Alto Adige, all'ora del tramonto, con le montagne che erano ancora illuminate dal sole e il cielo che pareva dorato.
Io recitavo dentro di me l' Addio ai monti manzoniano,ripetendo a voce alta a intervalli di due minuti "certo che è stata proprio una bella vacanza",ignorata dal resto della famiglia.
Non è che ami spassionatamente la montagna.
Il problema è che sono attratta da altre possibilità di vita.
Quando siamo ripartiti dalla Sardegna l'agosto scorso pensavo a come sarebbe stato bello viverci tutto l'anno,coccolati da un clima mite,circondati da spazi aperti.
Che sensazione si prova ad alzarsi ogni mattina sentendo il profumo di ginepro e avendo l'orizzonte sconfinato davanti?
Ieri mi sono immaginata la vita della mia famiglia qui,in Alta Badia:il marito che invece di sparire per settimane intere se ne andrebbe a lavorare qualche ora allo skilift qui accanto,i figli con le guance colorite e l'aria sana dei bambini di montagna,in tuta da sci in inverno e in pile d'estate.
Come si starebbe a vivere senza il senso di colpa strisciante, che ogni tanto però affiora, per i loro polmoni da Pianura Padana e per il colorito verdognolo della loro faccia?
Come sarebbe avere sempre sopra di sè quei cieli stellati?
In montagna, nelle notte limpide senza luna, si possono vedere tutte le stelle,quelle morte da milioni di anni e quelle che devono ancora nascere.Sono cieli che ti fanno prendere coscienza della infinitesimale piccolezza della tua esistenza,quelli che quando li guardi per un po' ti danno l'impressione di precipitare in un abisso.
Nulla a che vedere con i cieli pallidi e un pò sfocati della città.
Sono nata nel posto sbagliato,questo è il punto.
Non così sbagliato come il Congo,la Romania,l'India o l'Iraq.Ma se fossi nata in montagna o al mare non mi mancherebbe la città e senza dubbio la qualità della vita sarebbe migliore per tutti.
martedì 4 gennaio 2011
DIETA DA SETTIMANA BIANCA
La mattina iniziava con una colazione sontuosa:tazzoni di caffelatte fumanti,cioccolata calda e veri krapfen con un cuore di marmellata ancora tiepida.
Mi abbuffavo allegramente,sentendomi in pace con la mia coscienza.
"Tutti i dietologi sostengono che è importante non saltare la prima colazione"dicevo a chiunque fosse disposto ad ascoltarmi"E poi sicuramente non mangerò piu fino a questa sera,quindi quasi quasi ci aggiungo anche una brioche alla nutella".
Alle 11 c'era la prima sosta al rifugio, con cappuccino d'ordinanza e una barretta di mars."Quando si scia si consumano un sacco di calorie e poi a pranzo sicuramente non mangerò nulla" rassicuravo l'indifferente Marito mentre mi mettevo in tasca un paio di kinder per far fronte a eventuali cali di zucchero.
Alle due, pausa pranzo al rifugio con tutta l'allegra comitiva.
Chiaramente non siamo andati in vacanza con crudisti o vegani,ma con un manipolo di epicurei lussuriosi.
Tutti ordinavano come non vedessero cibo da mesi o fossero reduci dalla traversata del Bianco.Io resistevo 3 minuti,poi mi adeguavo rassegnata al regime alimentare dell'allegra brigata e prendevo anche io il Piatto del Montanaro ,che è un attentato alle coronarie per chiunque abbia più di 5 anni:uno strato di patate al forno,un paio di uova fritte con una crosticina burrosa e una montagna di fette di bacon abbrustolito.
Per finire,uno strudel intero da dividere:siamo o non siamo in Alto Adige,è un delitto non assaggiarlo, no?E poi magari un grappino al mirtillo per tutti,alè!
Pieni come otri, sciavamo ancora un paio d'ore e poi ,prima di rientrare a casa,sosta merenda alla stube sotto gli impianti:non un innocuo the ma boccaloni di birra accompagnati dall'immancabile speck servito con cetriolini e pane nero spalmato di burro salato.
"Non importa!!" mi dicevo un po' incerta mentre mi slacciavo il terzo bottone dei pantaloni da sci."A cena un bel minestrone depurativo e via!".Infatti.
Infatti iniziavo con un minestrone,ma poi continuavo con i canederli,enormi polpette di pane, speck e formaggio cosparse di burro fuso, continuavo con lo spezzatino di cervo, annegato in un merviglioso sughetto speziato che si mescolava alla cremina ai formaggi della polenta e, per finire, il mio dolce preferito:frittelle di mela,servite ancora fumanti con una spolverata di zucchero a velo e gelato alla panna a parte.
Da obnubilare i sensi.
Non pensavo che in una settimana si potesse ingrassare così tanto.
Però è stata una settimana di vera vacanza e quelli che adesso mi ritrovo addosso sono" chili felici",che si sono depositati sui miei fianchi fra una risata e l'altra,in compagnia di amici e della mia famiglia.
Non sono i chili della noia,della frustrazione o della malinconia,quelli dovuti a cucchiate di nutella ingurgitate una dietro l'altra per mettere a tacere l'impulso di far irruzione in sala e prendere a calci nel sedere un figlio alla volta.
Mi sta parecchio sulle balle stare stretta nei miei jeans ma una volta tanto riesco a pensare"Ma anche chissenefrega".
Mi abbuffavo allegramente,sentendomi in pace con la mia coscienza.
"Tutti i dietologi sostengono che è importante non saltare la prima colazione"dicevo a chiunque fosse disposto ad ascoltarmi"E poi sicuramente non mangerò piu fino a questa sera,quindi quasi quasi ci aggiungo anche una brioche alla nutella".
Alle 11 c'era la prima sosta al rifugio, con cappuccino d'ordinanza e una barretta di mars."Quando si scia si consumano un sacco di calorie e poi a pranzo sicuramente non mangerò nulla" rassicuravo l'indifferente Marito mentre mi mettevo in tasca un paio di kinder per far fronte a eventuali cali di zucchero.
Alle due, pausa pranzo al rifugio con tutta l'allegra comitiva.
Chiaramente non siamo andati in vacanza con crudisti o vegani,ma con un manipolo di epicurei lussuriosi.
Tutti ordinavano come non vedessero cibo da mesi o fossero reduci dalla traversata del Bianco.Io resistevo 3 minuti,poi mi adeguavo rassegnata al regime alimentare dell'allegra brigata e prendevo anche io il Piatto del Montanaro ,che è un attentato alle coronarie per chiunque abbia più di 5 anni:uno strato di patate al forno,un paio di uova fritte con una crosticina burrosa e una montagna di fette di bacon abbrustolito.
Per finire,uno strudel intero da dividere:siamo o non siamo in Alto Adige,è un delitto non assaggiarlo, no?E poi magari un grappino al mirtillo per tutti,alè!
Pieni come otri, sciavamo ancora un paio d'ore e poi ,prima di rientrare a casa,sosta merenda alla stube sotto gli impianti:non un innocuo the ma boccaloni di birra accompagnati dall'immancabile speck servito con cetriolini e pane nero spalmato di burro salato.
"Non importa!!" mi dicevo un po' incerta mentre mi slacciavo il terzo bottone dei pantaloni da sci."A cena un bel minestrone depurativo e via!".Infatti.
Infatti iniziavo con un minestrone,ma poi continuavo con i canederli,enormi polpette di pane, speck e formaggio cosparse di burro fuso, continuavo con lo spezzatino di cervo, annegato in un merviglioso sughetto speziato che si mescolava alla cremina ai formaggi della polenta e, per finire, il mio dolce preferito:frittelle di mela,servite ancora fumanti con una spolverata di zucchero a velo e gelato alla panna a parte.
Da obnubilare i sensi.
Non pensavo che in una settimana si potesse ingrassare così tanto.
Però è stata una settimana di vera vacanza e quelli che adesso mi ritrovo addosso sono" chili felici",che si sono depositati sui miei fianchi fra una risata e l'altra,in compagnia di amici e della mia famiglia.
Non sono i chili della noia,della frustrazione o della malinconia,quelli dovuti a cucchiate di nutella ingurgitate una dietro l'altra per mettere a tacere l'impulso di far irruzione in sala e prendere a calci nel sedere un figlio alla volta.
Mi sta parecchio sulle balle stare stretta nei miei jeans ma una volta tanto riesco a pensare"Ma anche chissenefrega".
venerdì 24 dicembre 2010
VIGILIA
Ci siamo.Siamo arrivati alla Vigilia.
E' una giornata di attesa ,si è come un pò sospesi, non si sa bene come impegnare il tempo per arrivare alla sera.
Io un'idea ce l'avrei anche:devo fare le valige per 5 persone cercando di portare dietro il meno possibile,impresa assurda e logorante;
devo fare due teglie di lasagne per il cenone di questa sera;
devo lavarmi i capelli e cercare di dar loro una piega,visto che all'ultimo ho deciso di devolvere i soldi che avevo preventivato per il parrucchiere in un libro per me;
devo impacchettare i regali dell'ultimo minuto;
devo scrivere almeno un paio di bigliettini d'auguri da accompagnare ai regali.
Ecco ,questa è la cosa che odio di più in assoluto.
Sembrerà strano ma manco completamente di ispirazione,non mi piace neanche leggere quelli per me perchè sono sempre troppo banali o troppo intimi e mi mettono in difficoltà in un momento in cui non ne ho voglia.Soprattutto detesto scrivere a comando,quindi evito.
Evito anche di rispondere agli sms d'auguri,a quelli in cui capisco che il testo è lo stesso per me e per 20 altre persone.Li trovo talmente squallidi e inutili che non rispondo neanche alle mie più care amiche.
Anzi, a loro si ,però riceverli mi delude ogni volta.
Per il resto, speriamo che i nonni siano tranquilli ,perchè l'Incazzatura Da Vigilia è terra nota e conosciuta,e quando noi fratelli eravamo piccoli ci ha rovinato più di un Natale;
speriamo poi che i regali siano azzeccati e che la Cognata Perfetta non abbia una "piccola cosa" per me, perchè io quest'anno non le ho preso niente (non riusciamo a metterci d'accordo,ad anni alterni una si sente una merda per essere a mani vuote e l'altra inopportuna per aver portato qualcosa)
Quando,questa sera, saremo tutti insieme, fratelli,cognati,nonni e nipoti, mi verrà solo da pensare "Fa' che sia sempre così, fa' che non cambi nulla".
Una specie di preghiera o di scongiuro,non so bene, navigo in acque torbide e confuse religiosamente parlando, ma so che quelle intorno alla tavola sono le persone di cui mi importa di piu al mondo.
Questa è la mia famigliona.
Complicata,confusionaria,tavolta invadente e altre alienante, ma mai come in questi giorni avverto l'intensità e il rassicurante calore del fare parte di un "clan",proprio come nella preistoria era importante per l'Uomo Sapiens.
E' un sentimento ancestrale e primitivo,inciso nei nostri geni,ma se ha cavalcato milioni di anni anni per arrivare fino a noi un motivo ci sarà.
E' una giornata di attesa ,si è come un pò sospesi, non si sa bene come impegnare il tempo per arrivare alla sera.
Io un'idea ce l'avrei anche:devo fare le valige per 5 persone cercando di portare dietro il meno possibile,impresa assurda e logorante;
devo fare due teglie di lasagne per il cenone di questa sera;
devo lavarmi i capelli e cercare di dar loro una piega,visto che all'ultimo ho deciso di devolvere i soldi che avevo preventivato per il parrucchiere in un libro per me;
devo impacchettare i regali dell'ultimo minuto;
devo scrivere almeno un paio di bigliettini d'auguri da accompagnare ai regali.
Ecco ,questa è la cosa che odio di più in assoluto.
Sembrerà strano ma manco completamente di ispirazione,non mi piace neanche leggere quelli per me perchè sono sempre troppo banali o troppo intimi e mi mettono in difficoltà in un momento in cui non ne ho voglia.Soprattutto detesto scrivere a comando,quindi evito.
Evito anche di rispondere agli sms d'auguri,a quelli in cui capisco che il testo è lo stesso per me e per 20 altre persone.Li trovo talmente squallidi e inutili che non rispondo neanche alle mie più care amiche.
Anzi, a loro si ,però riceverli mi delude ogni volta.
Per il resto, speriamo che i nonni siano tranquilli ,perchè l'Incazzatura Da Vigilia è terra nota e conosciuta,e quando noi fratelli eravamo piccoli ci ha rovinato più di un Natale;
speriamo poi che i regali siano azzeccati e che la Cognata Perfetta non abbia una "piccola cosa" per me, perchè io quest'anno non le ho preso niente (non riusciamo a metterci d'accordo,ad anni alterni una si sente una merda per essere a mani vuote e l'altra inopportuna per aver portato qualcosa)
Quando,questa sera, saremo tutti insieme, fratelli,cognati,nonni e nipoti, mi verrà solo da pensare "Fa' che sia sempre così, fa' che non cambi nulla".
Una specie di preghiera o di scongiuro,non so bene, navigo in acque torbide e confuse religiosamente parlando, ma so che quelle intorno alla tavola sono le persone di cui mi importa di piu al mondo.
Questa è la mia famigliona.
Complicata,confusionaria,tavolta invadente e altre alienante, ma mai come in questi giorni avverto l'intensità e il rassicurante calore del fare parte di un "clan",proprio come nella preistoria era importante per l'Uomo Sapiens.
E' un sentimento ancestrale e primitivo,inciso nei nostri geni,ma se ha cavalcato milioni di anni anni per arrivare fino a noi un motivo ci sarà.
giovedì 23 dicembre 2010
REGALI DI NATALE
Anche quest'anno è andata,a due giorni dal Natale ho finito i regali.
Sono stremata ma soddisfatta,in famiglia siamo talmente tanti che mi tocca incominciare in novembre:siamo una quindicina di persone fra i 14 e i 70 anni,bambini esclusi.
Hai voglia a dire un pensierino per ciascuno,io non sono una che compra 10 regali tutti uguali in una volta sola,per ogni persona per me è uno sforzo cercare di donare qualcosa che possa essere apprezzato veramente.I più facili sono i bambini,ovvio,ma ormai sono talmente esperta che potrei scrivere una sorta di Bigino del Regalo.Quest'anno me la sono cavata così:
-Alla nipote modaiola di 13 anni: una maglietta Abercrombie.Ne avrà di già,ma una t-shirt di marca è meglio di una felpa scadente.L'unico problema è la taglia,perchè queste ragazzine venute su a latte artificiale sono tutte piuttosto prosperose.Direi che una M non offende nessuno e male che vada si presta al riciclo.
La sua è esattamente quella nella foto
-Alla nipote di 15 anni che va in giro con i ciondoli di Tiffany e la borsa di Prada: è stata dura,lei è una ragazzina adorabile ma dai gusti già piuttosto sofisticati.Alla fine,guardandola in una foto di quest'estate dove aveva le unghie color lilla,ho optato per una quindicina di smalti colorati,in nuance degradanti dal verde smeraldo al blu elettrico.Glieli ho messi in una bella scatolina e via. La commessa adolescente mi ha fatto i complimenti per l'idea e la Bambina Grande si è fatta venire la bava alla bocca quando li ha visti.Speriamo
.
-Alla Mamma:dopo un rapido consulto con le mie sorelle,abbiamo optato per un maglione lungo grigio,per cercare di farle delicatamente capire che i leggins vanno portati con il sedere coperto,non con maglioncini striminziti.Abbiamo convenuto tutte e tre un pò seccate che è ora e tempo che qualcuno glielo dica e che ci sta mettendo anche un pò in imbarazzo con questo suo look da ragazzetta .
Il fatto che, a 64 anni, vestita così stia meglio di ognuna di noi chiaramente non ci infastidisce per nulla.
-Al Papà:che barba ,che noia,ma è veramente difficile trovare qualcosa di diverso dai soliti libri storici.Lui non ha hobbie,non porta sciarpe nè guanti,detesta i cappelli,non sa neanche accendere il computer,non ascolta musica,non ha mai preso in mano una macchina fotografica nè una cinepresa.
Questo giro, quindi,maglione in cachemire direttamente dal Mercatino di Forte dei Marmi.La taglia è una XL,ma forse ,a riguardarlo ora ,si riferivano a un nano Extra Large.Comunque ormai questo è.
.
-Alla Cognata Bionda,madre delle modaiole di cui sopra: anche per lei,come per le figlie, vale la regola di qualcosa di piccolo ma di ottima marca.Le ho preso il Mascara Allunga Ciglia della Lançome:per me non spenderei mai tanto per un mascara,ma se me lo regalassero sarei felicissima.
-Alla cognata M:qui ho copiato mia sorella, che mi ha regalato per Natale un set di asciugamani da bagno con ricamata la mia iniziale.L'ho trovata un'idea molto carina e le ho fatte fare anche per lei.
-Alla zia Professoressa di Matematica:da settembre dà ripetizioni al Ragazzino,non vuole un soldo e anzi, dice che si diverte pure.Immagino.
A lei ho preso un bonsai ,in un bel vaso, con un libretto di istruzioni per prendersene cura. Conoscendo il suo approccio scientifico per ogni cosa,si starà già documentando su internet e sicuramente il bonsai sarà in ottime mani
-Al cognato Musicista:libro del Milan appena uscito,dal costo esorbitante ma che sarà sicuramente apprezzato visto il grado di tifoseria che imperversa in famiglia
-
-alla Suocera Vagabonda: insieme agli altri fratelli, un biglietto aereo,destinazione a sua scelta.Si spera in Europa,diciamo.
Sono stremata ma soddisfatta,in famiglia siamo talmente tanti che mi tocca incominciare in novembre:siamo una quindicina di persone fra i 14 e i 70 anni,bambini esclusi.
Hai voglia a dire un pensierino per ciascuno,io non sono una che compra 10 regali tutti uguali in una volta sola,per ogni persona per me è uno sforzo cercare di donare qualcosa che possa essere apprezzato veramente.I più facili sono i bambini,ovvio,ma ormai sono talmente esperta che potrei scrivere una sorta di Bigino del Regalo.Quest'anno me la sono cavata così:
-Alla nipote modaiola di 13 anni: una maglietta Abercrombie.Ne avrà di già,ma una t-shirt di marca è meglio di una felpa scadente.L'unico problema è la taglia,perchè queste ragazzine venute su a latte artificiale sono tutte piuttosto prosperose.Direi che una M non offende nessuno e male che vada si presta al riciclo.
La sua è esattamente quella nella foto
-Alla nipote di 15 anni che va in giro con i ciondoli di Tiffany e la borsa di Prada: è stata dura,lei è una ragazzina adorabile ma dai gusti già piuttosto sofisticati.Alla fine,guardandola in una foto di quest'estate dove aveva le unghie color lilla,ho optato per una quindicina di smalti colorati,in nuance degradanti dal verde smeraldo al blu elettrico.Glieli ho messi in una bella scatolina e via. La commessa adolescente mi ha fatto i complimenti per l'idea e la Bambina Grande si è fatta venire la bava alla bocca quando li ha visti.Speriamo
.
-Alla Mamma:dopo un rapido consulto con le mie sorelle,abbiamo optato per un maglione lungo grigio,per cercare di farle delicatamente capire che i leggins vanno portati con il sedere coperto,non con maglioncini striminziti.Abbiamo convenuto tutte e tre un pò seccate che è ora e tempo che qualcuno glielo dica e che ci sta mettendo anche un pò in imbarazzo con questo suo look da ragazzetta .
Il fatto che, a 64 anni, vestita così stia meglio di ognuna di noi chiaramente non ci infastidisce per nulla.
-Al Papà:che barba ,che noia,ma è veramente difficile trovare qualcosa di diverso dai soliti libri storici.Lui non ha hobbie,non porta sciarpe nè guanti,detesta i cappelli,non sa neanche accendere il computer,non ascolta musica,non ha mai preso in mano una macchina fotografica nè una cinepresa.
Questo giro, quindi,maglione in cachemire direttamente dal Mercatino di Forte dei Marmi.La taglia è una XL,ma forse ,a riguardarlo ora ,si riferivano a un nano Extra Large.Comunque ormai questo è.
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-Alla Cognata Bionda,madre delle modaiole di cui sopra: anche per lei,come per le figlie, vale la regola di qualcosa di piccolo ma di ottima marca.Le ho preso il Mascara Allunga Ciglia della Lançome:per me non spenderei mai tanto per un mascara,ma se me lo regalassero sarei felicissima.
-Alla cognata M:qui ho copiato mia sorella, che mi ha regalato per Natale un set di asciugamani da bagno con ricamata la mia iniziale.L'ho trovata un'idea molto carina e le ho fatte fare anche per lei.
-Alla zia Professoressa di Matematica:da settembre dà ripetizioni al Ragazzino,non vuole un soldo e anzi, dice che si diverte pure.Immagino.
A lei ho preso un bonsai ,in un bel vaso, con un libretto di istruzioni per prendersene cura. Conoscendo il suo approccio scientifico per ogni cosa,si starà già documentando su internet e sicuramente il bonsai sarà in ottime mani
-Al cognato Musicista:libro del Milan appena uscito,dal costo esorbitante ma che sarà sicuramente apprezzato visto il grado di tifoseria che imperversa in famiglia
-
-alla Suocera Vagabonda: insieme agli altri fratelli, un biglietto aereo,destinazione a sua scelta.Si spera in Europa,diciamo.
mercoledì 22 dicembre 2010
VACANZE DI NATALE
Le vacanze di Natale mi fanno un po' paura.Le attendo sempre con ansia ma nello stesso tempo le temo.Troppi pranzi,troppi cene,troppi bambini intorno.
Nei giorni normali della settimana sono tranquilla, procedo dritta come un soldatino,faccio lavatrici alle sei della mattina,accompagno a scuola alle 7,30,alle 8,30 e alle
8 e 45,ininterrottamente.Però so che poi,quando rientro a casa,mi accoglie la pace e il silenzio.Posso passare la mattinata a stirare,a pulire pavimenti,in fila in posta o all'Esselunga ma qualsiasi attività è per me più rilassante che stare per tante ore di seguito con i miei figli.
Tutti questi giorni di vacanza si stendono davanti a me come un sentiero dorato in cui sarò libera da pomeriggi a incastro catechesi-danza-nuoto-calcio,dalle urlate a ripetizione per i compiti,dalle solite frasi dette 20 volte a sera" ti sei lavato i denti, ti sei lavata i denti,ve li siete lavati i denti?è tardissimo ,a letto".Però poi finisce che quando non sono inquadrata nelle mie abitudini mangio troppo,bevo troppo,mi aggiro per casa nervosa senza trovare mai la televisione,il computer o l'i-pod libero ,vengo privata dei miei tempi e dei miei spazi e divento irrequieta e scontenta.
Quest'anno dovrebbe essere diverso,andiamo in montagna il giorno di Santo Stefano e in qualche modo dovrebbe spezzarsi l'incantesimo che prevede che io in 15 giorni mangi più dolci che in tutto l'anno.
Però sarà che sto invecchiando,sarà che ormai mi sono abituata bene, ma quando quella saggia donna di mia suocera ,che ha cresciuto da sola 4 figli,qualche anno fa mi diceva che preferiva pulirmi la casa da cima a fondo ma non tenermi per un pomeriggio intero i bambini...be',adesso un po' la capisco.
Si, insomma,i miei figli sono in vacanza da 2 ore e già mi stanno sulle balle.
domenica 19 dicembre 2010
MIA SUOCERA
Lei, sesta di sette fratelli. è venuta su a Milano da un paesino umbro a 14 anni per andare a vivere dalla sorella maggiore,come in un racconto di De Amicis.Saranno stati anche altri tempi ma a me l'idea di mia figlia che fra tre anni se ne vada a vivere in un'altra città, lontana da me, mi sembra talmente assurda da non riuscire neanche a considerarla.Eppure lei è cresciuta alla grande,nè indurita nè trafitta da quello che oggi sembrerebbe un caso di abbandono minorile.Si è solo fatta un pò più pelo sullo stomaco di noialtri, ha sviluppato un senso pratico e un disincanto che sono la sua grande forza .
Ha conosciuto il mitico ingegnere ,si sono sposati e sono andati a vivere in questa zona alle porte di Milano che quarant'anni fa era un grappolo di case immerse nella nebbia e ora è diventato un esclusivo quartiere dove un box costa 80 mila euro .Non ha fatto forse neanche le scuole medie eppure non sbaglia un congiuntivo,ha una precisa opinione su tutto e gli industriali e i banchieri del quartiere se la litigano per averla a cena.Lei non si fa incantare da nessuno ,sa stare con i potenti senza mai scivolare nella piaggeria a e con gli umili senza assumere toni condiscendenti.
Da quando è rimasta vedova è stata inglobata dalle sue amiche in un tourbillon di viaggi e prime alla Scala e ha un'agenda più fitta di impegni lei dell'amministratore delegato della Fiat.
Dalle sue umili origini si porta dietro l'incapacità assoluta di buttare via il cibo o di sprecarlo.
E' un ottimo insegnamento,in quest'epoca di consumismo a di leggerezza,e quindi sono contenta che esorti i miei figli a pulire il piatto o a sforzarsi di finire l'ultimo pezzetto di carne.
E' che poi esagera.Una volta ha fatto mangiare alla Bambina Grande 3 uova sode, che da un pò le giravano in frigorifero,in una volta sola, pur di non buttarle via. Ignora ,se appena pùò le date di scadenza e se osiamo commentare che la mozzarella ha un sapore un pò strano dice"avrete voi la bocca amara".Niente da fare, è più forte di lei,piuttosto ti avvelena ma gettare il cibo nella spazzatura proprio non si può.Quando ci è costretta ,perchè dalla fettina quasi escono i cagnotti o perchè non ce la fa a far passare il latte scaduto per ricotta,le si stringe il cuore e dice"però che peccato!"
E' una grande fan dei tupperware, perchè le sono di grande aiuto in questa sua compulsione .
E' un'ottima cuoca e quindi avere gli avanzi del pranzo della domenica sarebbe una grande fortuna.
Il problema è che si fa prendere dal sacro furore e tu alla fine ti ritrovi nello stesso contenitore 3 ravioli con il loro brodo,due fette d'arrosto con il sughetto,una porzoncina di spinaci e gli spaghetti al burro che la bambina si era fatta fare ma che poi non aveva finito.Un pastone per i maiali,praticamente.Ma vaglielo a spiegare...
Ha conosciuto il mitico ingegnere ,si sono sposati e sono andati a vivere in questa zona alle porte di Milano che quarant'anni fa era un grappolo di case immerse nella nebbia e ora è diventato un esclusivo quartiere dove un box costa 80 mila euro .Non ha fatto forse neanche le scuole medie eppure non sbaglia un congiuntivo,ha una precisa opinione su tutto e gli industriali e i banchieri del quartiere se la litigano per averla a cena.Lei non si fa incantare da nessuno ,sa stare con i potenti senza mai scivolare nella piaggeria a e con gli umili senza assumere toni condiscendenti.
Da quando è rimasta vedova è stata inglobata dalle sue amiche in un tourbillon di viaggi e prime alla Scala e ha un'agenda più fitta di impegni lei dell'amministratore delegato della Fiat.
Dalle sue umili origini si porta dietro l'incapacità assoluta di buttare via il cibo o di sprecarlo.
E' un ottimo insegnamento,in quest'epoca di consumismo a di leggerezza,e quindi sono contenta che esorti i miei figli a pulire il piatto o a sforzarsi di finire l'ultimo pezzetto di carne.
E' che poi esagera.Una volta ha fatto mangiare alla Bambina Grande 3 uova sode, che da un pò le giravano in frigorifero,in una volta sola, pur di non buttarle via. Ignora ,se appena pùò le date di scadenza e se osiamo commentare che la mozzarella ha un sapore un pò strano dice"avrete voi la bocca amara".Niente da fare, è più forte di lei,piuttosto ti avvelena ma gettare il cibo nella spazzatura proprio non si può.Quando ci è costretta ,perchè dalla fettina quasi escono i cagnotti o perchè non ce la fa a far passare il latte scaduto per ricotta,le si stringe il cuore e dice"però che peccato!"
E' una grande fan dei tupperware, perchè le sono di grande aiuto in questa sua compulsione .
E' un'ottima cuoca e quindi avere gli avanzi del pranzo della domenica sarebbe una grande fortuna.
Il problema è che si fa prendere dal sacro furore e tu alla fine ti ritrovi nello stesso contenitore 3 ravioli con il loro brodo,due fette d'arrosto con il sughetto,una porzoncina di spinaci e gli spaghetti al burro che la bambina si era fatta fare ma che poi non aveva finito.Un pastone per i maiali,praticamente.Ma vaglielo a spiegare...
venerdì 10 dicembre 2010
RETAGGI DELL'INFANZIA
Avete fatto caso quanto i comportamenti dei nostri genitori siano stati interiorizzati quasi a nostra insaputa dal nostro subconscio,si siano depositati,stratificati uno sull'altro per poi riemergere inaspettatamente in eta' adulta? Ci ho pensato ieri quando ho visto per la sesta volta in mezz'ora il Marito alzarsi dal divano per spegnere la luce nella camera delle bambine.Lui detesta alzarsi dal divano ma gli è assolutamente insopportabile sapere che c'è una luce accesa in una stanza vuota .E' giusto e sacrosanto,ci mancherebbe,nessuno si diverte a pagare la bolletta della luce.
Però negli ultimi anni questo suo scrupolo si è trasformato in fissazione, rendendo a volte faticosa la vita per chi gli sta intorno. Se per caso, rientrando in casa, troviamo accesa la luce del bagno, gli vengono i sudori freddi e inzia a tormentare tutti i membri della famiglia per sapere chi è il colpevole della dimenticanza fino a che, per lo sfinimento, qualcuno non si autoaccusa.
Quando è in un periodo di stress lavorativo si aggira per la casa cupo spegnendo una luce dietro l'altra mentre borbotta qualcosa sulle pessime abitudini mie e dei miei figli. Chiaramente dove ha potuto ha sostituito le lampadine normali con quelle a basso consumo,che vanno bene,ci mancherebbe,solo che quando le accendi per il primo quarto d'ora sembra di stare in una stalla.Io non mi ci sono ancora abituata,quando sono distratta o preoccupata ho un tuffo al cuore perchè penso sempre di avere un calo fulminante della vista.
La Bambina Piccola quando lo vuole sfidare accende l'alogena in sala perche sa che è la cosa che gli provoca più fastidio al mondo.L'alogena è il suo incubo e il suo tormento,abbiamo il permesso di accenderla solo quando ci sono ospiti ed è con sollievo palese che si affretta a spegnerla alla fine della serata.Quando a casa nostra viene mia madre è sempre sulle spine perchè lei, con la sua allegra noncuranza da "nata agiata"- come dice lui- dove passa accende luci e finisce che la insegue nervosamente nei suoi spostamenti di stanza in stanza.
Se abbiamo litigato, ci infastidiamo apposta di continuo:lui mi spegne la luce quando sono in bagno dicendo" ops scusa pensavo fossi in cucina" e io, per irritarlo, lascio inavvertitamente accesa anche la luce del forno.
A conclusione di tutto questo,per la serie "retaggi che ci portiamo dietro dall'infanzia" indovinate un pò chi è che da 15 anni mi costringe a leggere alla luce fioca di una vecchia lampada a stelo? Mia suocera .Che anche se è chiusa in cucina si accorge se ho acceso la luce grande della sala e corre a spegnerla con nonchalanche dicendomi allegra
" C 'è un bel sole,meglio stare alla luce naturale che ti riposi un pò gli occhi,no?" anche se siamo in inverno e alle quattro del pomeriggio la sua sala è più buia di una caverna.
Però negli ultimi anni questo suo scrupolo si è trasformato in fissazione, rendendo a volte faticosa la vita per chi gli sta intorno. Se per caso, rientrando in casa, troviamo accesa la luce del bagno, gli vengono i sudori freddi e inzia a tormentare tutti i membri della famiglia per sapere chi è il colpevole della dimenticanza fino a che, per lo sfinimento, qualcuno non si autoaccusa.
Quando è in un periodo di stress lavorativo si aggira per la casa cupo spegnendo una luce dietro l'altra mentre borbotta qualcosa sulle pessime abitudini mie e dei miei figli. Chiaramente dove ha potuto ha sostituito le lampadine normali con quelle a basso consumo,che vanno bene,ci mancherebbe,solo che quando le accendi per il primo quarto d'ora sembra di stare in una stalla.Io non mi ci sono ancora abituata,quando sono distratta o preoccupata ho un tuffo al cuore perchè penso sempre di avere un calo fulminante della vista.
La Bambina Piccola quando lo vuole sfidare accende l'alogena in sala perche sa che è la cosa che gli provoca più fastidio al mondo.L'alogena è il suo incubo e il suo tormento,abbiamo il permesso di accenderla solo quando ci sono ospiti ed è con sollievo palese che si affretta a spegnerla alla fine della serata.Quando a casa nostra viene mia madre è sempre sulle spine perchè lei, con la sua allegra noncuranza da "nata agiata"- come dice lui- dove passa accende luci e finisce che la insegue nervosamente nei suoi spostamenti di stanza in stanza.
Se abbiamo litigato, ci infastidiamo apposta di continuo:lui mi spegne la luce quando sono in bagno dicendo" ops scusa pensavo fossi in cucina" e io, per irritarlo, lascio inavvertitamente accesa anche la luce del forno.
A conclusione di tutto questo,per la serie "retaggi che ci portiamo dietro dall'infanzia" indovinate un pò chi è che da 15 anni mi costringe a leggere alla luce fioca di una vecchia lampada a stelo? Mia suocera .Che anche se è chiusa in cucina si accorge se ho acceso la luce grande della sala e corre a spegnerla con nonchalanche dicendomi allegra
" C 'è un bel sole,meglio stare alla luce naturale che ti riposi un pò gli occhi,no?" anche se siamo in inverno e alle quattro del pomeriggio la sua sala è più buia di una caverna.
giovedì 9 dicembre 2010
MIGLIORE AMICA
Ieri era il compleanno della mia Amica.Dire della "Mia Migliore Amica" fa molto scuola media però in effetti quando pensiamo a noi due ci definiamo così nella nostra mente.
Io lo dico anche agli altri,anche alle altre amiche che mi sono fatta in questi ultimi 15 anni e che frequento ormai molto più di lei.Ci conosciamo da 30 anni ma l'amore è scoppiato in prima media e da allora non ci siamo più lasciate.L'adolescenza ,con tutte le sue tempeste e i suoi smottamenti,l'abbiamo attraversata insieme,vissuta fianco a fianco,sempre da alleate,
e poi tutto quello che è venuto dopo,la mega compagnia alle superiori,i primi veri fidanzati,le vacanze da sole,e ancora il matrimonio,i figli. Non si può raccontare tutto,davvero.Lei è uno dei punti fermi della mia vita,c'è e basta e so che il passare degli anni non ci potrà portare lontane,come è successo per altre amiche che,dopo periodi di intense frequentazioni,ho perso inaspettatamente per la strada.Non c'è nulla da fare,ho vinto alla lotteria delle Amiche e mi tengo stretta il mio premio.
Lei sa sempre cosa fare e come comportarsi,è risoluta,serena e ferma nell'affrontare le difficoltà ,non perde di vista il senso delle proporzioni,è compassionevole e equilibrata,un formidabile sostegno per tutti.E' precisa e puntuale in tutto ciò che fa senza essere pedante ed è l'unica persona che ha il mio stesso senso dell'umorismo,solo con lei riesco a piegarmi in due dalle risate per una innocua frase che non fa ridere nessun altro.
L'espressione "ci capiamo al volo"è scontata ma ci rispecchia veramente,giornate intere vissute in simbiosi ci hanno reso così sensibili da poter interpretare anche uno sguardo dell'altra.
Lei avrebbe potuto essere la migliore amica di chiunque perchè ha tutte le caratteristiche che si vorrebbero trovare in un'amica:sincerità,buon carattere,nessuna smania di protagonismo,costanza,indipendenza emotiva.Io sono e sono stata un'amica difficile:da adolescente ha dovuto sopportare i miei malumori improvvisi e la mia euforie totalizzanti,le serate da "che schifo di posto e di gente io me ne torno a casa"e quelle da "sono- la-più- figa della- festa- guardate- tutti- solo- me".Ha dovuto fingere di ignorare la mia palese gelosia per il suo fidanzato storico,che giustamente l'adorava ma che mi faceva il torto di portarmela via e ha minimizzato la mia meschina felicità quando si lasciavano e iniziavano così per noi due i periodi più divertenti, quelle delle ubriacature di sangria, delle corse sullo scooter all'alba attraverso le strade tortuose di Formentera e delle serate solo per noi a chiacchierare fumando fino a notte fonda . Lei era accanto a me nelle albe livide dell'Elba di ritorno dalla discoteca o nelle nottate in Sardegna a guardare le stelle,nei falò sulla spiaggia,nei pomeriggi novembrini sulla scala santa a gelarci le chiappe.Lei c'e sempre stata.
E non ha detto una parola quando qualche anno fa non le ho dato retta e ho deragliato mostruosamente, tagliandola fuori dalla mia vita.Quando l'ho chiamata in soccorso è ritornata da me con la sua consueta grazia, senza recriminare o rimproverare.Mi è semplicemente stata ad ascoltare una notte intera mollando tutto, senza pensarci un attimo.
Acciaio e velluto.Questa è la nostra amicizia.
Io lo dico anche agli altri,anche alle altre amiche che mi sono fatta in questi ultimi 15 anni e che frequento ormai molto più di lei.Ci conosciamo da 30 anni ma l'amore è scoppiato in prima media e da allora non ci siamo più lasciate.L'adolescenza ,con tutte le sue tempeste e i suoi smottamenti,l'abbiamo attraversata insieme,vissuta fianco a fianco,sempre da alleate,
e poi tutto quello che è venuto dopo,la mega compagnia alle superiori,i primi veri fidanzati,le vacanze da sole,e ancora il matrimonio,i figli. Non si può raccontare tutto,davvero.Lei è uno dei punti fermi della mia vita,c'è e basta e so che il passare degli anni non ci potrà portare lontane,come è successo per altre amiche che,dopo periodi di intense frequentazioni,ho perso inaspettatamente per la strada.Non c'è nulla da fare,ho vinto alla lotteria delle Amiche e mi tengo stretta il mio premio.
Lei sa sempre cosa fare e come comportarsi,è risoluta,serena e ferma nell'affrontare le difficoltà ,non perde di vista il senso delle proporzioni,è compassionevole e equilibrata,un formidabile sostegno per tutti.E' precisa e puntuale in tutto ciò che fa senza essere pedante ed è l'unica persona che ha il mio stesso senso dell'umorismo,solo con lei riesco a piegarmi in due dalle risate per una innocua frase che non fa ridere nessun altro.
L'espressione "ci capiamo al volo"è scontata ma ci rispecchia veramente,giornate intere vissute in simbiosi ci hanno reso così sensibili da poter interpretare anche uno sguardo dell'altra.
Lei avrebbe potuto essere la migliore amica di chiunque perchè ha tutte le caratteristiche che si vorrebbero trovare in un'amica:sincerità,buon carattere,nessuna smania di protagonismo,costanza,indipendenza emotiva.Io sono e sono stata un'amica difficile:da adolescente ha dovuto sopportare i miei malumori improvvisi e la mia euforie totalizzanti,le serate da "che schifo di posto e di gente io me ne torno a casa"e quelle da "sono- la-più- figa della- festa- guardate- tutti- solo- me".Ha dovuto fingere di ignorare la mia palese gelosia per il suo fidanzato storico,che giustamente l'adorava ma che mi faceva il torto di portarmela via e ha minimizzato la mia meschina felicità quando si lasciavano e iniziavano così per noi due i periodi più divertenti, quelle delle ubriacature di sangria, delle corse sullo scooter all'alba attraverso le strade tortuose di Formentera e delle serate solo per noi a chiacchierare fumando fino a notte fonda . Lei era accanto a me nelle albe livide dell'Elba di ritorno dalla discoteca o nelle nottate in Sardegna a guardare le stelle,nei falò sulla spiaggia,nei pomeriggi novembrini sulla scala santa a gelarci le chiappe.Lei c'e sempre stata.
E non ha detto una parola quando qualche anno fa non le ho dato retta e ho deragliato mostruosamente, tagliandola fuori dalla mia vita.Quando l'ho chiamata in soccorso è ritornata da me con la sua consueta grazia, senza recriminare o rimproverare.Mi è semplicemente stata ad ascoltare una notte intera mollando tutto, senza pensarci un attimo.
Acciaio e velluto.Questa è la nostra amicizia.
martedì 7 dicembre 2010
UN SABATO DI PIOGGIA
Il sabato pioveva a dirotto fin dalla mattina presto.Sono tornata dalla spesa che ancora tutti dormivano,la casa buia e silenziosa,sembrava un'isola sospesa nel nulla.Il tempo di appoggiare i sacchetti sul tavolo che tutti sono emersi dalle loro stanze come sub dall'acqua,pronti a infilare il naso nelle borse in cerca di cibo.Erano le nove,il Ragazzino stava intingendo la prima gocciola nel latte e già chiedeva cosa si sarebbe mangiato per pranzo.
Il Marito si è presentato in cucina alle dieci ,trascinando i piedi e proclamando diessersi preso il raffreddore più forte degli ultimi10 anni. Ha chiesto un'aspirina che naturalmente non avevo, ha chiesto un the ma non avevo neanche quello e quindi, sentendosi molto maltrattato, se ne è tornato a letto.Le bambine intanto continuavano a litigare e io non riuscivo a combinare nulla perchè dovevo fare da guardiana al Ragazzino alle prese con scienze,chè appena uscivo dalla sua camera si alzava anche lui,come fossimo legati da una corda .Alle 11 la Bambina Grande mi ha avvertito che dalla lavatrice usciva l'acqua,e anche tanta.Dalle 11 alle 11,30 ho asciugato il pavimento del bagno,interrogando nel frattempo il Ragazzino sul plurale dei nomi francesi irregolari.
A mezzogiorno ho spedito il Ragazzino a ripetizione di matematica,ignorando lo spropositato sollievo provato nel levarmi dai piedi lui e la sua assurda chiusura mentale per qualsiasi tipo di ragionamento.A mezzogorno e dieci, passando dalla camera, ho guardato il Marito che dormiva sereno come un bebè,coperto da tutti gli scialli che la Bambina Piccola era riuscita a scovare nei miei cassetti,e ho pensato che tutto sommato sarebbe potuto rimanere dalla sua famiglia di Bilbao anche per l'week end.
Alle due ero finalmente sul divano pronta a farmi confortare da Amici,dopo aver preparato il pranzo,il borsone del calcio per il Ragazzino e un riso in bianco per il marito morente.Tempo mezz'ora e già era ora di andare a prendere la Bambina Grande da un'amica e traghettarla allo stage di danza ,con pit stop per cambio d'abito dai nonni. Diluviava ancora e io mi ero messa i miei vecchi jeans di salvataggio con taglio anni 80, mi ero a mala pena pettinata e non mi ero presa la briga di cambiarmi gli occhiali da Maga Magò in favore delle lenti perchè "tanto non devo incontrare nessuno".Infatti, appena aperta la porta di casa dei miei ,ecco la Sorella Modella e il Fidanzato Super Manager,lindi e freschi ,come avessero appena finito di posare per un servizio di "Elle"sulle coppie vip .Lei misteriosamente ogni volta più alta,splendida con qualsisi cosa addosso,un pò alla Sienna Miller.Lui con l'allure dell'uomo di successo,a suo agio nel mondo,pronto a rinunciare a un offerta di lavoro fantastica perchè la macchina che gli davano non aveva i cerchi in lega come li voleva lui .Ho passato una umiliante mezz'ora sul divano a sudare perchè non potevo nemmeno togliermi il giubbotto a causa del maglione pataccato,cercando di nascondere le calzette corte che spuntavano dai jeans,sentendomi immensamente vecchia e sfigata.
Alle sei ho portato la Bambina Grande a danza e me ne sono andata a casa.Il Ragazzino, tornato dalla partita e abbandonato il borsone di calcio infangato e fradicio nel mezzo della sala, si era messo a guardare premium calcio col Marito,risorto dopo un pomeriggio di sonno e pronto a reclamare del "cibo vero" .Alle sei e un quarto è arrivata la Cuginetta,invitata a dormire lunedi scorso ma di cui mi sono ricordata solo quando è suonato il citofono. Alle sei e trenta la Cognata Perfetta se nè è andata, raccomandandosi di insistere nel farle mangiare la verdura. Alle 7 ho considerato l'idea di mettermi a fare le zucchine. Alle sette e due ho pensato che non ce la potevo fare e ho infilato del pop corn nel microonde,dicendomi che in fondo si trattava di mais.Alle 10 era finito il primo tempo della partita e le bambine, sovraeccitate, saltavano come grilli senza dare segni di cedimento. Il Marito, resosi conto che non avevo nessuna intenzione di mettermi a ricucinare,si è rassegnato a andare a prendere delle pizze per cena .Alle 10 e 20, con una intera Zola sullo stomaco ,mi sono sdraiata al buio sul pavimento della camera delle bambine cercando di farle addormentare.Dopo un quarto d'ora la Bambina Piccola dormiva;la Cuginetta aveva sempre gli occhi spalancati nel buio,come una bambola con i pesetti sulle palpebre al contrario.Finalmente alle 11 si è addormentata anche lei e io mi sono trascinata sul divano mettendomi in posizione quasi verticale per tentare di digerire prima dell'alba.
A mezzanotte sono andata a letto.A mezzanotte e due è arrivata la Cuginetta che si è sistemata con naturalezza tra me e il Marito.A mezzanotte e dieci è arrivata anche la Bambina Piccola che si è messa accanto a me dall'altra parte.A mezzanotte e un quarto,sentendomi come una fetta di salame in un panino,ho deciso che anche basta.Me ne sono andata nella cameretta delle bambine ,mi sono tirata addosso il piumino di Hello Kitti e ho pensato che, come dice Cesare Cremonini"domani un giorno migliore sarà".
giovedì 2 dicembre 2010
POVERA ANGELINA
Io se rinasco voglio essere Angelina Jolie.Non perchè sta con Brad Pitt( che, secondo me, ha raggiunto l'apice della sua carriera ancora prima di incominciarla,quando era un attorucolo sconociuto e fu preso per la parte del ladro seduttore in "Thelma e Louise".Ecco,la scena nel motel è una delle migliori che abbia interpretato).Ma per il modo assolutamente leggero, soave e privo di qualsiasi tipo di complicazione che ha di essere madre di ben sei figli.
Nella vita normale sei bambini per casa sotto i 9 anni sono qualcosa di quasi inconcepibile,potrebbero portare qualsiasi donna normale alla follia pura.Io una madre di sette figli la conosco,e a vederla fa spavento:ha l'aria emaciata, gli occhi un po' fuori dalle orbite,lo sguardo allucinato.Però la capisco.Quella che secondo me non capisce bene è Angelina.
Che sì,si ritiene fortunata e che sì ,si rende conto di avere qualche privilegio in più,ma poi vuole fare la simpaticona,quella che "eh,noi mamme siamo tutte sulla stessa barca" e lì ti fa veramente girare le balle.Angelina ,tesoro:non funziona così,non devi proprio metterti alla pari di noialtre,resta nellla tua bolla dorata con Brad e i tuoi bambini meravigliosi e taci.
Tu che ti sposti da un continente all'altro con tutta la tua prole senza probabilmente sapere in quale valigia siano i pantaloni di Maddox o il biberon di Knox, ignori che partire per un innocuo week end con marito e un paio di figli significa, per una mamma senza uno staff a sua disposizione, preparativi che iniziano una settimana prima,post it sparsi per tutta la casa,smadonnamenti per caricare,scaricare e, quando poi si torna, tutto da rimettere a posto.Non sai che normalmente un neonato viaggia leggero come Luigi XIV, fra sdraietta,passeggino e lettino da viaggio.Quando tu e Brad decidete di attraversare l'Oceano per traslocare a New Orleans,in Normandia ,a Praga o a Kathmandu tu, che hai una tata ogni bambino e 1/2, ti devi solo preoccupare di portare la bottiglietta di Evian e la mascherina per gli occhi.
Tu continui a pesare allegramente 45 chili non perche sei esaurita da notti insonni,ma perchè ti piaci così.Perchè se decidi di mangiare pollo alla piastra e insalata scondita lo fai e basta,non devi poi cucinare lasagne o patatine fritte per il resto della truppa,che poi resistere è praticamente impossibile.Non torni a casa dalla spesa carica come uno sherpa,non divori dal nervoso i muffin al cioccolato presi per i bambini perchè dieci minuti e 35 euro dopo che se ne è andata la donna delle pulizie il pavimento della sala è di nuovo appiccicoso.Tu ti puoi permettere di ignorare allegramente il contenuto del frigorifero,di non porti alle sette di sera la Domanda delle Domande:cosa cucino per cena? Non hai crisi di panico se alle dieci di domenica sera ti accorgi che sei rimasta senza latte:probabilmente ti basta far tintinnare un campanellino e te ne portano a litri, o forse ti arriva direttamente una mucca per far divertire un pò i ragazzi.
Dici che avete fatto fare apposta per voi un letto di dimensioni giganti perchè amate starvene tutti e otto rannicchiti vicini a giocare e farvi le coccole.Che immagine meravigliosa.E' così anche per noi mamme normali.Solo che probabilmente , verso le 11,quando iniziano a diventare molesti, Brad chiama una delle vostre dieci tate e i bambini spariscono all'istante nelle loro stanze, così voi due potete tranquillamente leggere ,dormire o farvi i cavoli vostri.Noi,invece, dobbiamo ingaggiare strenue battaglie per convincere ogni figlio a tornarsene nel proprio letto e le coccole e le tenerezze finscono in urlate e minacce. Le tue notti non sono infestate da risvegli a scacchiera o calci in pancia sferrati da piccoli intrusi.Il tuo sonno probabilmente è sacro,custodito e protetto da qualche membro del tuo entourage assunto proprio per assolvere questa delicata mansione.
Perchè poi ,certo, tu la mattina dopo devi svegliarti per andare a lavorare.In fabbrica? In miniera? A raccogliere patate? Peggio.Devi andare a girare una scena in cui balli il walzer con Johnny Depp,a Venezia. Poverina,che sfiga.Meno male che quando alla fine della giornata lo saluterai gli dirai:"Johnny ,tesoro, corro a casa sperando di non perdere il vaporetto delle sei e dieci, per strada mi devo fermare a prendere il pane e in tintoria a ritirare il vestito per domani.Magari se mi sbrigo riesco anche a passare dal cartolaio per prendere sti' benedetti fogli A4 ruvidi non squadrati per Maddox,se no si prende un'altra nota.Speriamo che Pax abbia fatto i compiti e che Brad abbia messo su l'acqua della pasta.Voi uomini siete tutti uguali,quando c'è una partita in televisione non capite più nulla"
Nella vita normale sei bambini per casa sotto i 9 anni sono qualcosa di quasi inconcepibile,potrebbero portare qualsiasi donna normale alla follia pura.Io una madre di sette figli la conosco,e a vederla fa spavento:ha l'aria emaciata, gli occhi un po' fuori dalle orbite,lo sguardo allucinato.Però la capisco.Quella che secondo me non capisce bene è Angelina.
Che sì,si ritiene fortunata e che sì ,si rende conto di avere qualche privilegio in più,ma poi vuole fare la simpaticona,quella che "eh,noi mamme siamo tutte sulla stessa barca" e lì ti fa veramente girare le balle.Angelina ,tesoro:non funziona così,non devi proprio metterti alla pari di noialtre,resta nellla tua bolla dorata con Brad e i tuoi bambini meravigliosi e taci.
Tu che ti sposti da un continente all'altro con tutta la tua prole senza probabilmente sapere in quale valigia siano i pantaloni di Maddox o il biberon di Knox, ignori che partire per un innocuo week end con marito e un paio di figli significa, per una mamma senza uno staff a sua disposizione, preparativi che iniziano una settimana prima,post it sparsi per tutta la casa,smadonnamenti per caricare,scaricare e, quando poi si torna, tutto da rimettere a posto.Non sai che normalmente un neonato viaggia leggero come Luigi XIV, fra sdraietta,passeggino e lettino da viaggio.Quando tu e Brad decidete di attraversare l'Oceano per traslocare a New Orleans,in Normandia ,a Praga o a Kathmandu tu, che hai una tata ogni bambino e 1/2, ti devi solo preoccupare di portare la bottiglietta di Evian e la mascherina per gli occhi.
Tu continui a pesare allegramente 45 chili non perche sei esaurita da notti insonni,ma perchè ti piaci così.Perchè se decidi di mangiare pollo alla piastra e insalata scondita lo fai e basta,non devi poi cucinare lasagne o patatine fritte per il resto della truppa,che poi resistere è praticamente impossibile.Non torni a casa dalla spesa carica come uno sherpa,non divori dal nervoso i muffin al cioccolato presi per i bambini perchè dieci minuti e 35 euro dopo che se ne è andata la donna delle pulizie il pavimento della sala è di nuovo appiccicoso.Tu ti puoi permettere di ignorare allegramente il contenuto del frigorifero,di non porti alle sette di sera la Domanda delle Domande:cosa cucino per cena? Non hai crisi di panico se alle dieci di domenica sera ti accorgi che sei rimasta senza latte:probabilmente ti basta far tintinnare un campanellino e te ne portano a litri, o forse ti arriva direttamente una mucca per far divertire un pò i ragazzi.
Dici che avete fatto fare apposta per voi un letto di dimensioni giganti perchè amate starvene tutti e otto rannicchiti vicini a giocare e farvi le coccole.Che immagine meravigliosa.E' così anche per noi mamme normali.Solo che probabilmente , verso le 11,quando iniziano a diventare molesti, Brad chiama una delle vostre dieci tate e i bambini spariscono all'istante nelle loro stanze, così voi due potete tranquillamente leggere ,dormire o farvi i cavoli vostri.Noi,invece, dobbiamo ingaggiare strenue battaglie per convincere ogni figlio a tornarsene nel proprio letto e le coccole e le tenerezze finscono in urlate e minacce. Le tue notti non sono infestate da risvegli a scacchiera o calci in pancia sferrati da piccoli intrusi.Il tuo sonno probabilmente è sacro,custodito e protetto da qualche membro del tuo entourage assunto proprio per assolvere questa delicata mansione.
Perchè poi ,certo, tu la mattina dopo devi svegliarti per andare a lavorare.In fabbrica? In miniera? A raccogliere patate? Peggio.Devi andare a girare una scena in cui balli il walzer con Johnny Depp,a Venezia. Poverina,che sfiga.Meno male che quando alla fine della giornata lo saluterai gli dirai:"Johnny ,tesoro, corro a casa sperando di non perdere il vaporetto delle sei e dieci, per strada mi devo fermare a prendere il pane e in tintoria a ritirare il vestito per domani.Magari se mi sbrigo riesco anche a passare dal cartolaio per prendere sti' benedetti fogli A4 ruvidi non squadrati per Maddox,se no si prende un'altra nota.Speriamo che Pax abbia fatto i compiti e che Brad abbia messo su l'acqua della pasta.Voi uomini siete tutti uguali,quando c'è una partita in televisione non capite più nulla"
lunedì 29 novembre 2010
UN PO' DI NATALE
Si,lo so ,è prestissimo.Ma novembre è un mese lungo e triste e quello di quest'anno è stato una sequenza infinita di giorni di pioggia che si sono succeduti uno dopo l'altro,come i grani di un rosario.Avevo bisogno di un appiglio per riuscire a guardare un pò oltre la noiosa routine di compiti e urlate e cene servite a tutte le ore.Fosse stato maggio mi sarei messa a pensare alle vacanze al mare.Essendo inverno, non ho trovato di meglio che concentrarmi sulle decorazioni natalizie.
Io adoro il Natale, è il periodo dell'anno che preferisco,riesce ancora a mettermi addosso una sensazione di calore, di gioiosa e intima attesa.
Così ho deciso di regalarci un albero tutto nuovo.Via le vecchie palline che sapevano di cantina ,via il vecchio albero spelacchiato e le decorazioni anni settanta. Adesso ho l'albero dei miei sogni .Sembra uscito dalla fiaba di Hansel a Gretel: invece delle palline ha mele caramellate,ciambelle ricoperte di zucchero a velo,biscottini al cioccolato, enormi lecca lecca e omini di zenzero. Mette allegria solo a guardarlo e ha portato una ventata di buonumore a tutta la famiglia.Il Marito non sa e non saprà mai la cifra esagerata spesa per una trentina di decorazioni e un albero made in China. Io non sono minimamente pentita: devo proprio al mio nuovo albero l'avere avuto la forza di superare l'ennesima domenica di pioggia chiusa in casa con marito e figli , mantenendo quasi fino a sera un umore più che sopportabile e lasciando stare il barattolo di nutella.
Così ho deciso di regalarci un albero tutto nuovo.Via le vecchie palline che sapevano di cantina ,via il vecchio albero spelacchiato e le decorazioni anni settanta. Adesso ho l'albero dei miei sogni .Sembra uscito dalla fiaba di Hansel a Gretel: invece delle palline ha mele caramellate,ciambelle ricoperte di zucchero a velo,biscottini al cioccolato, enormi lecca lecca e omini di zenzero. Mette allegria solo a guardarlo e ha portato una ventata di buonumore a tutta la famiglia.Il Marito non sa e non saprà mai la cifra esagerata spesa per una trentina di decorazioni e un albero made in China. Io non sono minimamente pentita: devo proprio al mio nuovo albero l'avere avuto la forza di superare l'ennesima domenica di pioggia chiusa in casa con marito e figli , mantenendo quasi fino a sera un umore più che sopportabile e lasciando stare il barattolo di nutella.
domenica 28 novembre 2010
IL CIUCCIO (2)
Tutto sommato disintossicare la Bambina Piccola dal ciuccio è stato semplice:visto che la decisione era stata sua ,mi è bastato tener duro la sera stessa nel dissuaderla dal correre in spiaggia con un bastone per ramazzare il gabbianino e riprendersi il ciucetto.Essendo lei relativamente docile,me la sono cavata con due notti un pò agitate e stop.
Tutt'altra storia era stata con la Bambina Grande,nota fin da piccola per la tenacia e la caparbietà estenuante con cui mi metteva a dura prova chiunque nel far rispettare il suo volere.Con lei i tentativi per farle abbandonare il dannoso vizio sono stati inizialmente radicali. Al compimento del secondo anno,che coincideva con il periodo natalizio,sembrava convinta a regalare il suo ciucino a Babbo Natale,dopo che noi le avevamo fatto una testa così con la storia delle povere rennine che ne avevano tanto bisogno.Neanche il tempo che il Babbo Natale di turno (probabilmete il nonno) lo prendesse dalle sue manine,si profondesse in ringraziamenti aulici e ricambiasse con un numero spropositato di regali che veniva richiamato indietro da urla disumane. Resistemmo cinque minuti e poi, con la scusa di non rovinarci le feste,il ciuccio tornò alla base.Non paghi della nostra evidente mancanza di fermezza,ritentammo con la Befana,giocando un pò anche sull'aria francamente inquietante della nonna travestita.Questa volta resistemmo mezz'ora ,poi anche l'integerrima vecchietta dovette piegarsi alla volontà della piccola despota.
Fra i due e i quattro anni il ciuccio,che nel frattempo,data la mia crescente frustrazione,era stato ribattezzato"il maledetto ciuciaccio",venne regalato (per poi essere preteso immediatamente indietro ) nell'ordine:al Coniglietto di Pasqua,al Cerbiattino del Gran Paradiso,al Pesciolino della fontana di mia zia ,allo Gnomo del Parco di Monza,alla Fatina del dente(di passaggio in casa per via del fratello),al cuginetto appena nato e all'Angioletto del Santuario di Montenero.Macava solo di darlo al cane lupo Rex e a Carmela del Grande Fratello e poi eravamo al completo.
Visti i ripetuti fallimenti,decisi di optare per un approccio soft:non sottrarle definitivamente il ciuccio ma limitarne l'uso.Quindi SI per la nanna e il riposino del pomeriggio ,NO quando si gioca o si è in giro.Le nostre conversazioni erano più o meno così:
-Dammi il ciuccio Bambina Grande.Siamo al supermercato-le dicevo,cercando di farla sembrare una cosa ovvia.
-No mamma-rispondeva lei guardandomi fissa negli occhi,come fosse qualcosa di altrettanto ovvio.
-Ricordi cosa avevamo detto?niente ciuccio se non per dormire-ritentavo io,mostrandomi tranquilla e ferma come suggerito da"Io e il mio bambino".
-No,lo tengo io-insisteva lei altrettanto calma,puntando sul fatto che sapeva che non avrei fatto una scenata in pubblico.
-Dammi quel maledetto ciuciaccio,basta!Sei ridicola,non capisci che hai quasi 4 anni,serve solo ai bambini piccoli!-sbottavo rabbiosa se eravamo in casa e alle dieci della mattina vedevo che aveva preso il ciuccio.
-Io no bimba gande,io bimba piccoa piccoa-diceva allora lei, tiarando fuori una vocetta leziosa e un linguaggio da lattante che fra l'altro non le era mai appartenuto.
Fu una guerra snervante e svilente per entrambe che si trascinò fino all'estate dei suoi 4 anni ,quando un caro amico in vacanza con noi ,probabilmente stufo di sentire le discussioni fra me e la Bambina Grande,semplicemente glielo prese , le disse"saluta il tuo ciuccio che lo buttiamo in pattumiera" e stop.La sera l'infame si addormentò tranquillamente e" l'affaire ciuccio",se Dio volle, ebbe fine.
Tutt'altra storia era stata con la Bambina Grande,nota fin da piccola per la tenacia e la caparbietà estenuante con cui mi metteva a dura prova chiunque nel far rispettare il suo volere.Con lei i tentativi per farle abbandonare il dannoso vizio sono stati inizialmente radicali. Al compimento del secondo anno,che coincideva con il periodo natalizio,sembrava convinta a regalare il suo ciucino a Babbo Natale,dopo che noi le avevamo fatto una testa così con la storia delle povere rennine che ne avevano tanto bisogno.Neanche il tempo che il Babbo Natale di turno (probabilmete il nonno) lo prendesse dalle sue manine,si profondesse in ringraziamenti aulici e ricambiasse con un numero spropositato di regali che veniva richiamato indietro da urla disumane. Resistemmo cinque minuti e poi, con la scusa di non rovinarci le feste,il ciuccio tornò alla base.Non paghi della nostra evidente mancanza di fermezza,ritentammo con la Befana,giocando un pò anche sull'aria francamente inquietante della nonna travestita.Questa volta resistemmo mezz'ora ,poi anche l'integerrima vecchietta dovette piegarsi alla volontà della piccola despota.
Fra i due e i quattro anni il ciuccio,che nel frattempo,data la mia crescente frustrazione,era stato ribattezzato"il maledetto ciuciaccio",venne regalato (per poi essere preteso immediatamente indietro ) nell'ordine:al Coniglietto di Pasqua,al Cerbiattino del Gran Paradiso,al Pesciolino della fontana di mia zia ,allo Gnomo del Parco di Monza,alla Fatina del dente(di passaggio in casa per via del fratello),al cuginetto appena nato e all'Angioletto del Santuario di Montenero.Macava solo di darlo al cane lupo Rex e a Carmela del Grande Fratello e poi eravamo al completo.
Visti i ripetuti fallimenti,decisi di optare per un approccio soft:non sottrarle definitivamente il ciuccio ma limitarne l'uso.Quindi SI per la nanna e il riposino del pomeriggio ,NO quando si gioca o si è in giro.Le nostre conversazioni erano più o meno così:
-Dammi il ciuccio Bambina Grande.Siamo al supermercato-le dicevo,cercando di farla sembrare una cosa ovvia.
-No mamma-rispondeva lei guardandomi fissa negli occhi,come fosse qualcosa di altrettanto ovvio.
-Ricordi cosa avevamo detto?niente ciuccio se non per dormire-ritentavo io,mostrandomi tranquilla e ferma come suggerito da"Io e il mio bambino".
-No,lo tengo io-insisteva lei altrettanto calma,puntando sul fatto che sapeva che non avrei fatto una scenata in pubblico.
-Dammi quel maledetto ciuciaccio,basta!Sei ridicola,non capisci che hai quasi 4 anni,serve solo ai bambini piccoli!-sbottavo rabbiosa se eravamo in casa e alle dieci della mattina vedevo che aveva preso il ciuccio.
-Io no bimba gande,io bimba piccoa piccoa-diceva allora lei, tiarando fuori una vocetta leziosa e un linguaggio da lattante che fra l'altro non le era mai appartenuto.
Fu una guerra snervante e svilente per entrambe che si trascinò fino all'estate dei suoi 4 anni ,quando un caro amico in vacanza con noi ,probabilmente stufo di sentire le discussioni fra me e la Bambina Grande,semplicemente glielo prese , le disse"saluta il tuo ciuccio che lo buttiamo in pattumiera" e stop.La sera l'infame si addormentò tranquillamente e" l'affaire ciuccio",se Dio volle, ebbe fine.
venerdì 26 novembre 2010
IL CIUCCIO (1)
La Bambina Piccola quest'estate ha mollato il ciuccio.Un pomeriggio ha deciso che era ora di darlo al gabbianino che passeggiava in spiaggia verso sera e l'ha lanciato in mare,acclamata da tutti i bagnanti.Aveva quasi 4 anni e quindi era già tardi,tardissimo.Io prima non ce l'ho fatta.Perchè c'era l'inserimento all'asilo ed era già un trauma quello, perchè era sempre malata,poi perchè se no in macchina era un delirio e costringeva il resto della famiglia all'ascolto ossessivo di "Il Coccodrillo come fa "rendendo i fratelli nevrastenici.E poi beh,già che ci siamo,lasciamola guarire bene dalla tosse,lasciamo che passi Pasqua,lasciamo che arrivi il tempo bello che si esce di più,aspettiamo che il Ragazzino sia meno impegnativo con i compiti,aspettiamo che inizi maggio,aspettiamo che finisca giugno,aspettiamo che torni la sua maestra preferita.E ancora,adesso no che fa caldissimo e se non dorme di pomeriggio divento pazza ,adesso no che c'ho la polmonite e se sto per morire voglio farlo in pace,guardando le repliche di"Italia's nex top model"e non sentendo i suoi capricci.
Avanti così,insomma, procrastinando di data in data,rimandando a un futuro sempre più vago e nebuloso,sentendomi una madre debole e senza polso ,attanagliata dai sensi di colpa ma non abbastanza tormentata da prendere una decisione definitiva.
E' che il ciuccio è comodo,è comodissimo, è un tappabocca fenomenale,mi ha permesso di non dare completamente i numeri,di non trasformarmi in una di quelle madri che finiscono al telegiornale della sera,mi ha concesso quei 10 minuti di tregua, dopo capricci sensazionali, che ti fanno riconciliare con il mondo e con la vita che ti sei scelta.
Io il ciuccio dei miei bambini l'ho molto amato,l'ho considerato veramente un alleato, un amico, uno strumento di sopravvivenza impareggiabile che ha renso sopportabili le giornate più dure.Il problema è che da' dipendenza non solo al bambino ma anche alla mamma e affrontare la vita senza ciuccio mi è sempre sembrato un passo molto arduo ,da ponderare per bene ,un qualcosa da affrontare consapevoli di ciò che può comportare.
Toglierlo a 2 anni,come i pedagogisti consigliano di fare,proprio nel mezzo della terribile fase del no,proprio quando si sta ricominciando a dormire decentemente,proprio quando si riesce a vedere in televisione un film tutto intero è qualcosa che riescono a fare solo le Madri Superiori,creature soprannaturali che io rispetto e venero,per cui ho la stessa stupita ammirazione di chi sceglie di privarsi volontariamente dei carboidrati.
Avanti così,insomma, procrastinando di data in data,rimandando a un futuro sempre più vago e nebuloso,sentendomi una madre debole e senza polso ,attanagliata dai sensi di colpa ma non abbastanza tormentata da prendere una decisione definitiva.
E' che il ciuccio è comodo,è comodissimo, è un tappabocca fenomenale,mi ha permesso di non dare completamente i numeri,di non trasformarmi in una di quelle madri che finiscono al telegiornale della sera,mi ha concesso quei 10 minuti di tregua, dopo capricci sensazionali, che ti fanno riconciliare con il mondo e con la vita che ti sei scelta.
Io il ciuccio dei miei bambini l'ho molto amato,l'ho considerato veramente un alleato, un amico, uno strumento di sopravvivenza impareggiabile che ha renso sopportabili le giornate più dure.Il problema è che da' dipendenza non solo al bambino ma anche alla mamma e affrontare la vita senza ciuccio mi è sempre sembrato un passo molto arduo ,da ponderare per bene ,un qualcosa da affrontare consapevoli di ciò che può comportare.
Toglierlo a 2 anni,come i pedagogisti consigliano di fare,proprio nel mezzo della terribile fase del no,proprio quando si sta ricominciando a dormire decentemente,proprio quando si riesce a vedere in televisione un film tutto intero è qualcosa che riescono a fare solo le Madri Superiori,creature soprannaturali che io rispetto e venero,per cui ho la stessa stupita ammirazione di chi sceglie di privarsi volontariamente dei carboidrati.
lunedì 22 novembre 2010
INVITO A CENA
Ieri sera siamo stati a cena a casa B .E' l'unica coppia di amici senza figli che ancora ci inviti e francamente non capisco perchè lo facciano.
Lui era in classe col Marito alle medie,si erano persi di vista per una quindicina di anni per poi incontrarsi del tutto casualmente all'Oktoberfest. Dopo un paio di pinte avevano deciso che erano troppo amici, che erano stati stupidi a perdersi di vista per così tanti anni e e che sarebbe stato bello vedersi ogni tanto a cena con le rispettive mogli.
Il fatto che le loro conversazioni si fossero limitate al Milan e al darsi reciproche notizie sugli ex alunni della terza C non li aveva minimamente preoccupati.Così siamo stati condannati a queste annuali Serate Penitenza.
Lui ha una irritante risata da orco,fisicamente sembra l'anello mancante fra l'uomo e il cofano di una macchina,passa le sue serate a giocare alla Play Station,si atteggia a brillante avvocato ma quando manda le e-mail al Marito si dimentica di mettere l'acca davanti alla A (intesa come verbo avere.) Giuro che è vero.
Lei fa la ricercatrice universitaria,è magra come una scopa ,fuma ininterrottamente e ha la fastidiosa abitudine di fissare in silenzio tre secondi più del necessario il suo interlocutore quando ha finito di parlare,così che ti ritrovi sempre a pensare"oddio che cazzo ho detto".
Quando ci sentiamo al telefono per programmare la serata chiede doverosamente"Speriamo di vedere anche i bambini questa volta !" e al mio no risponde sempre" Che peccato!" un pò troppo velocemente.
Hanno un meraviglioso appartamento open space tutto porte scorrevoli e arredamento minimalista,con il parquet lucido e profumato di cera al miele, litografie alle pareti e bagni "pavimentati con lastre di origine vulcanica",come ci ha illustrato tutta fiera la padrona di casa. Naturalmente il tasto per tirare lo sciacquone è talmente mimetizzato che gli ospiti lasciano manate ovunque prima di scovarlo e lo scopino del water assomiglia a una scultura di Pomodoro.L'unica volta che abbiamo portati i bambini i due grandi si sono annoiati subito e hanno cominciato a tormentare il gatto persiano, la piccola ha passato il tempo a studiare il tronco d'albero con tanto di rami che sosteneva il piano di cristallo del tavolo ,osservata nervosamente dallla padrona di casa
Non si sono smentiti neanche questa sera. Appena varcata la soglia di casa lei ha esordito così:"Ciao cara, ti trovo benissimo!Te l'avevo detto che a te che sei così alta qualche chilo in più fa solo bene.Oh,QUESTI sono i pasticcini? grazie..Abbiamo anche la Sacher Torte che hanno portato ieri sera il Giangi e la Lalla comunque. E i bambini? Come fai a non impazzire a stare a casa tutto il giorno! ah ah! Chi è che è uscito al Grande Fratello?"
In meno di un minuto aveva stabilito che :
a)sono ingrassata
b) avevamo portato un cabaret di pasticcini talmente ridotto da dover essere integrato con avanzi di dolci portati da ospiti con meno braccino corto di noi
c) sono una casalinga di periferia che,a quanto pare,
d) passa le sue giornate a guardare Reality show.
La serata è proseguita così,con gli uomini immersi in profonde dissertazioni sull'universo calcio e noi due che arrancavamo in conversazioni stentate,stando attente a non far cadere mai il discorso. Lei rigidina e impostata,seduta in punta di divano,io con il sorriso stampato e l'aria antipatica che mi viene fuori quando non mi sento a mio agio
Con la scusa di dover andare a recuperare i bambini dai nonni sono riuscita ad andarmene presto,il Marito alticcio e soddisfatto,io stanca e confusa come dopo un'interrogazione a scuola.
Ogni volta dico" mai piu" sapendo già che l'anno dopo ci ricascherò ancora perchè una cena gratis senza bambini intorno è , tutto sommato,un'attrattiva troppo allettante per poterci rinunciare.
venerdì 12 novembre 2010
PUNTI DI VISTA
La Zia Bionda è una persona amabile e gentile,simpatica e affettuosa, ma se non dorme per 10-12 ore filate si trasforma in una specie di zombie agressivo e scorbutico
Quando era incinta capitava che all'improvviso si alzasse da tavola e, biascicando qualche frase sconnessa,si accasciasse sul divano,colta da invincibili attacchi di sonno.Le prime volte mi preoccupavo,pensavo soffrisse di narcolessia, ma poi mi fu chiaro che semplicemente aveva bisogno di più ore di sonno di me.In gravidanza,come di consueto,le arrivarono i soliti consigli :dormi ora fin che puoi,approfittane adesso,guarda che poi le cose cambieranno.Lei diligentemente aumentò il numero di ore di sonno ma non si preoccupò minimamente delle predizioni infauste.Infatti pensò a tutto per tempo.Fu in grado di individuare nell'Universo dei Bambini non Ancora Nati l' unica neonata che avesse intenzione di dormire tutta la notte, la opzionò per tempo e così quando nacque non ebbe sorprese. La bambina la prima notte a casa saltò il pasto notturno , la seconda anche.Alla terza notte cosecutiva la nonna paterna iniziò a chiedersi se un digiuno così prolungato non potesse nuocere alla piccola e con cautela suggerì alla Zia Bionda che forse sarebbe stato il caso di svegliarla per allattarla.Lei non si scompose: fu in grado di trovare nell'Universo dei Pediatri l'unico che sosteneva che i neonati dovessero restare digiuni per 10 ore per non affaticare lo stomaco e lo fece parlare direttamente con l'ansiosa nonna."Cosa ti avevo detto?" le disse poi trionfante.Così mamma e bambina poterono dormire in pace.Amen.
Il caso volle che il Ragazzino nascesse a pochi mesi di distanza dalla sua secondogenita,anch'essa, manco a dirlo,devota al Dio del Sonno.E qui devo aprire una parentesi:il Ragazzino,fino a due anni,si è svegliato dalle 6 alle 8 volte per notte.Se doveva buttare fuori un molare,si arrivava a 14,15 .Più volte sono stata tentata di cavargli il dente con una pinza da elettricista, pur di mettere fine a quell'agonia.
Quella mia prima estate da mamma io e la Zia Bionda trascorremmo un mese insieme al mare,nella casa di famiglia.Quando la mattina ci incontravamo a colazione lei era fresca come una rosa,riposata e allegra,io avevo le sembianze e l'umore di un' alcolista in astinenza.
-Come ti è andata la notte ?-le chiedevo ogni tanto spinta da spirito masochista mentre bevevamo il caffè-Bene-rispondeva lei un pò stupita-perchè,a te?
- No, anche a me bene, figurati! si sarà svegliato chessò..due volte,ma giusto per un minuto!-mentivo disperata ,incapace di sopportare l'umiliazione del confronto con le sue Notti Perfette.
Se la sera uscivamo a cena ,ritardando di un paio d'ore la messa a nanna, il Ragazzino, sovraeccitato ,mi tormentava tutta la notte con più accanimento del solito per poi svegliarsi definitivamente all'alba e fissarmi dal lettino con gli occhi da pazzo. La sua bambina dormiva beatamente e si svegliava alle 10,30,come un'adolescente.
Una mattino si presentò anche lei in cucina con la faccia distrutta e l'umore tetro .Non feci tempo a pensare trionfante"ti sta bene brutta stronza soffri un pò anche tu" che lei mi spiegò sbadigliando che quella rompipalle aveva osato perdere il ciuccio e impiegare almeno 5 minuti per ritrovarselo.Il tutto senza emettere il minimo lamento,ci mancherebbe,ma nella ricerca aveva scosso il lettino con un eccessivo vigore disturbandola fastidiosamente proprio nella fase REM.
Quando era incinta capitava che all'improvviso si alzasse da tavola e, biascicando qualche frase sconnessa,si accasciasse sul divano,colta da invincibili attacchi di sonno.Le prime volte mi preoccupavo,pensavo soffrisse di narcolessia, ma poi mi fu chiaro che semplicemente aveva bisogno di più ore di sonno di me.In gravidanza,come di consueto,le arrivarono i soliti consigli :dormi ora fin che puoi,approfittane adesso,guarda che poi le cose cambieranno.Lei diligentemente aumentò il numero di ore di sonno ma non si preoccupò minimamente delle predizioni infauste.Infatti pensò a tutto per tempo.Fu in grado di individuare nell'Universo dei Bambini non Ancora Nati l' unica neonata che avesse intenzione di dormire tutta la notte, la opzionò per tempo e così quando nacque non ebbe sorprese. La bambina la prima notte a casa saltò il pasto notturno , la seconda anche.Alla terza notte cosecutiva la nonna paterna iniziò a chiedersi se un digiuno così prolungato non potesse nuocere alla piccola e con cautela suggerì alla Zia Bionda che forse sarebbe stato il caso di svegliarla per allattarla.Lei non si scompose: fu in grado di trovare nell'Universo dei Pediatri l'unico che sosteneva che i neonati dovessero restare digiuni per 10 ore per non affaticare lo stomaco e lo fece parlare direttamente con l'ansiosa nonna."Cosa ti avevo detto?" le disse poi trionfante.Così mamma e bambina poterono dormire in pace.Amen.
Il caso volle che il Ragazzino nascesse a pochi mesi di distanza dalla sua secondogenita,anch'essa, manco a dirlo,devota al Dio del Sonno.E qui devo aprire una parentesi:il Ragazzino,fino a due anni,si è svegliato dalle 6 alle 8 volte per notte.Se doveva buttare fuori un molare,si arrivava a 14,15 .Più volte sono stata tentata di cavargli il dente con una pinza da elettricista, pur di mettere fine a quell'agonia.
Quella mia prima estate da mamma io e la Zia Bionda trascorremmo un mese insieme al mare,nella casa di famiglia.Quando la mattina ci incontravamo a colazione lei era fresca come una rosa,riposata e allegra,io avevo le sembianze e l'umore di un' alcolista in astinenza.
-Come ti è andata la notte ?-le chiedevo ogni tanto spinta da spirito masochista mentre bevevamo il caffè-Bene-rispondeva lei un pò stupita-perchè,a te?
- No, anche a me bene, figurati! si sarà svegliato chessò..due volte,ma giusto per un minuto!-mentivo disperata ,incapace di sopportare l'umiliazione del confronto con le sue Notti Perfette.
Se la sera uscivamo a cena ,ritardando di un paio d'ore la messa a nanna, il Ragazzino, sovraeccitato ,mi tormentava tutta la notte con più accanimento del solito per poi svegliarsi definitivamente all'alba e fissarmi dal lettino con gli occhi da pazzo. La sua bambina dormiva beatamente e si svegliava alle 10,30,come un'adolescente.
Una mattino si presentò anche lei in cucina con la faccia distrutta e l'umore tetro .Non feci tempo a pensare trionfante"ti sta bene brutta stronza soffri un pò anche tu" che lei mi spiegò sbadigliando che quella rompipalle aveva osato perdere il ciuccio e impiegare almeno 5 minuti per ritrovarselo.Il tutto senza emettere il minimo lamento,ci mancherebbe,ma nella ricerca aveva scosso il lettino con un eccessivo vigore disturbandola fastidiosamente proprio nella fase REM.
giovedì 11 novembre 2010
ANIMALI IN CASA (2)
L'altro giorno il Marito e la Bambina Grande sono usciti per andare a lavare la macchina e sono tornati con un criceto."Ma siete impazziti?"-ho detto stupita quando mi hanno piazzato sul tavolo tutto l'armamentario,cioè gabbia,sabbietta e semini.-"Senza chiedermi niente,poi!avere un animale è un impegno,bisogna pensarci bene!"-
-Ma scusa-ha ribattuto il marito perplesso-eri pronta a prenderti in casa un Pastore Maremmano e ti metti a fare storie per un criceto che peserò si e no 20 grammi!?-
Ero già in assetto da guerra ,offesa per essere stata non considera in una scelta di tale proporzioni ma poi la Bambina Grande mi ha guardata con gli occhioni supplici e io mi sono sentita sciogliere-Va bene-ho detto,solenne come un capo di stato -teniamolo pure.-
E così il cricetino è entrato ufficialmente a far parte della nostra confusionaria famiglia.
La Bambina Piccola ha subito messo in atto una sceneggiata napoletana per poter decidere lei il nome.-Certo,certo-abbiamo immediatamente acconsentito io e il Marito,visto che era mezzzogiorno ed eravamo già fiaccati dai suoi capricci. -Sceglilo pure tu-
Come da copione,la Bambina Grande è immediatamente insorta-"NON E' GIUSTO! il criceto è mio e poi lei sceglie sempre nomi cretini"
-Ma non è vero,Bambina Grande-ho tentato di placarla -il fatto che lei dia nomi ai suoi pupazzi assemblando lettere a caso non significa nulla! Vedrai che sceglierà qualcosa di carino-e poi abbassando la voce -Mi sembra che adesso prenda spunta dagli oggetti che la circondano..vedrai che ci stupirà!-
La Bambina Piccola, infatti, si stava già guardando intorno in cerca di ispirazione-Lo chiamerò...lo chiamerò- diceva mentre noi seguivamo con ansia il suo sguardo che vagava per la cucina per poi bloccarsi sul bancone -Pentola! no ..Pentolino..Pentolinino,ecco!-
-L'avevo detto! che schifo,ma che nome è?-si è disperata la sorella-Vedete che è scema! Non voglio chiamare il mio criceto Pentolinino!
-Va bene, allora cambio-ha acconsentito benevola la Bambina Piccola per nulla offesa-Mmm..trovato! Forchettina! no?..Tovaglietta allora! Sediolina? Piatterello! Frullatorino? Scatoletta di tonno? Mestolino allora! Secchielletto dell'umidino?-
Avanti così per un'ora ,mentre il marito commentava divertito"meno male che non siamo in bagno,se no lo chiamava Scopino del Cesso"e la Bambina Grande alternava disperazione a cauti suggerimenti per nomi alternativi,come" Fiocco di neve" o "Batuffolo",bocciati inesorabilmente perchè ritenuti troppo esotici.
Alla fine la Bambina Piccola se ne è andata in bagno e proprio lì,sul water,ha avuto la sua epifania:" Ho deciso :lo chiamerò PIPI'!-ha dichiarato entrando in cucina mentre si tirava su i pantaloni. Nel silenzio che è seguito abbiamo tutti velocemente considerato che Pipì fosse meglio dell'ultimo nome proposto,Microondino,e quindi ci siamo affrettati ad approvare e a lodare le sue idee geniali
-Ma scusa-ha ribattuto il marito perplesso-eri pronta a prenderti in casa un Pastore Maremmano e ti metti a fare storie per un criceto che peserò si e no 20 grammi!?-
Ero già in assetto da guerra ,offesa per essere stata non considera in una scelta di tale proporzioni ma poi la Bambina Grande mi ha guardata con gli occhioni supplici e io mi sono sentita sciogliere-Va bene-ho detto,solenne come un capo di stato -teniamolo pure.-
E così il cricetino è entrato ufficialmente a far parte della nostra confusionaria famiglia.
La Bambina Piccola ha subito messo in atto una sceneggiata napoletana per poter decidere lei il nome.-Certo,certo-abbiamo immediatamente acconsentito io e il Marito,visto che era mezzzogiorno ed eravamo già fiaccati dai suoi capricci. -Sceglilo pure tu-
Come da copione,la Bambina Grande è immediatamente insorta-"NON E' GIUSTO! il criceto è mio e poi lei sceglie sempre nomi cretini"
-Ma non è vero,Bambina Grande-ho tentato di placarla -il fatto che lei dia nomi ai suoi pupazzi assemblando lettere a caso non significa nulla! Vedrai che sceglierà qualcosa di carino-e poi abbassando la voce -Mi sembra che adesso prenda spunta dagli oggetti che la circondano..vedrai che ci stupirà!-
La Bambina Piccola, infatti, si stava già guardando intorno in cerca di ispirazione-Lo chiamerò...lo chiamerò- diceva mentre noi seguivamo con ansia il suo sguardo che vagava per la cucina per poi bloccarsi sul bancone -Pentola! no ..Pentolino..Pentolinino,ecco!-
-L'avevo detto! che schifo,ma che nome è?-si è disperata la sorella-Vedete che è scema! Non voglio chiamare il mio criceto Pentolinino!
-Va bene, allora cambio-ha acconsentito benevola la Bambina Piccola per nulla offesa-Mmm..trovato! Forchettina! no?..Tovaglietta allora! Sediolina? Piatterello! Frullatorino? Scatoletta di tonno? Mestolino allora! Secchielletto dell'umidino?-
Avanti così per un'ora ,mentre il marito commentava divertito"meno male che non siamo in bagno,se no lo chiamava Scopino del Cesso"e la Bambina Grande alternava disperazione a cauti suggerimenti per nomi alternativi,come" Fiocco di neve" o "Batuffolo",bocciati inesorabilmente perchè ritenuti troppo esotici.
Alla fine la Bambina Piccola se ne è andata in bagno e proprio lì,sul water,ha avuto la sua epifania:" Ho deciso :lo chiamerò PIPI'!-ha dichiarato entrando in cucina mentre si tirava su i pantaloni. Nel silenzio che è seguito abbiamo tutti velocemente considerato che Pipì fosse meglio dell'ultimo nome proposto,Microondino,e quindi ci siamo affrettati ad approvare e a lodare le sue idee geniali
mercoledì 10 novembre 2010
ANIMALI IN CASA (1)
-Marito,che ne dici se prendessimo un cane?
-Un cane? ma a te non piacciono i cani!
-Certo che mi piacciono,cosa dici! Io adoro i cani!
-Senti,tu puoi adorare l'idea astratta del cane ,il cane inteso come categoria kantiana o come pupazzo di peluche della Trudy, ma sicuramente non come animale vivo e reale che gira per casa
-Ma non è affatto vero,che ne sai tu?
-In 15 anni che ti conosco non ti ho vista una volta fermarti per strada per accarezzarne uno. Non sai riconoscere un Molosso da un Pastore Tedesco.Quelli grandi ti fanno paura ,quelli piccoli ti fanno senso.Prendi in giro le persone che li trattano come figli,anche se hanno 90 anni e sono sole al mondo. Quando i bambini erano piccoli ogni volta che un cane,anche un cucciolo, si avvicinava al passeggino e li annusava un pò, facevi il sorrisino al padrone e intanto mi dicevi a bassa voce" maledetto cagnaccio ,adesso mi tocca lavargli le mani".
L'unica cosa su cui tu e mia madre siete d'accordo è che i cani dovrebbero andare in giro con la museruola, tutti e sempre.Si ,in effetti li ami proprio.
-Che discorsi, non amo nemmeno i bambini in generale, eppure alla fine ai nostri mi ci sono affezionata, no?Certo, non ne vorrei uno di quelli che appena ti vedono ti piazzano allegramente il naso fra le gambe o uno di quelli che sbavano dappertutto.Che orrore..Poi ovvio,meglio se non avesse l'alito pesante o il pelo che si attacca al divano.E comunque non pensi che ai ragazzi farebbe bene avere un animale da accudire?
-Ti ricordo che i nostri figli grandi sono capaci di polemizzare ore intere per decidere a chi tocca spostare un piatto dal tavolo alla lavastoviglie e la Bambina Piccola non è in grado di accudire nemmeno Sbrodolina.L'impegno di un cane ricadrebbe completamente su di te.
-Ma io me la sento,davvero! Ci vedo già andare in giro tutti insieme,al parco,in autunno,il cane al guinzaglio e noi dietro con quei meravigliosi giacconi della Blauer che ho visto l'altro giorno,che ridiamo e ci rincorriamo.. non sarebbe meraviglioso?
-Mmm..Hai pensato a cosa vorrebbe dire portarlo fuori 3 volte al giorno?
- Ma figurati,sai che mi sveglio all'alba anche di domenica !Non è un problema,veramente!Sono nata per avere un cane,l'ho capito ora!
-E quando piove?
-Quando piove...cosa?
-Ti ricordi cosa succede ai tuoi capelli quando si bagnano, vero?..e il cane deve uscire comunque,indipendentemente dal tasso di umidità dell'aria..
.-....Forse è meglio aspettare di vincere alla lotteria e di comprarci la villa con il giardino,così se ne esce da solo
-Ecco, brava, aspettiamo.
-Un cane? ma a te non piacciono i cani!
-Certo che mi piacciono,cosa dici! Io adoro i cani!
-Senti,tu puoi adorare l'idea astratta del cane ,il cane inteso come categoria kantiana o come pupazzo di peluche della Trudy, ma sicuramente non come animale vivo e reale che gira per casa
-Ma non è affatto vero,che ne sai tu?
-In 15 anni che ti conosco non ti ho vista una volta fermarti per strada per accarezzarne uno. Non sai riconoscere un Molosso da un Pastore Tedesco.Quelli grandi ti fanno paura ,quelli piccoli ti fanno senso.Prendi in giro le persone che li trattano come figli,anche se hanno 90 anni e sono sole al mondo. Quando i bambini erano piccoli ogni volta che un cane,anche un cucciolo, si avvicinava al passeggino e li annusava un pò, facevi il sorrisino al padrone e intanto mi dicevi a bassa voce" maledetto cagnaccio ,adesso mi tocca lavargli le mani".
L'unica cosa su cui tu e mia madre siete d'accordo è che i cani dovrebbero andare in giro con la museruola, tutti e sempre.Si ,in effetti li ami proprio.
-Che discorsi, non amo nemmeno i bambini in generale, eppure alla fine ai nostri mi ci sono affezionata, no?Certo, non ne vorrei uno di quelli che appena ti vedono ti piazzano allegramente il naso fra le gambe o uno di quelli che sbavano dappertutto.Che orrore..Poi ovvio,meglio se non avesse l'alito pesante o il pelo che si attacca al divano.E comunque non pensi che ai ragazzi farebbe bene avere un animale da accudire?
-Ti ricordo che i nostri figli grandi sono capaci di polemizzare ore intere per decidere a chi tocca spostare un piatto dal tavolo alla lavastoviglie e la Bambina Piccola non è in grado di accudire nemmeno Sbrodolina.L'impegno di un cane ricadrebbe completamente su di te.
-Ma io me la sento,davvero! Ci vedo già andare in giro tutti insieme,al parco,in autunno,il cane al guinzaglio e noi dietro con quei meravigliosi giacconi della Blauer che ho visto l'altro giorno,che ridiamo e ci rincorriamo.. non sarebbe meraviglioso?
-Mmm..Hai pensato a cosa vorrebbe dire portarlo fuori 3 volte al giorno?
- Ma figurati,sai che mi sveglio all'alba anche di domenica !Non è un problema,veramente!Sono nata per avere un cane,l'ho capito ora!
-E quando piove?
-Quando piove...cosa?
-Ti ricordi cosa succede ai tuoi capelli quando si bagnano, vero?..e il cane deve uscire comunque,indipendentemente dal tasso di umidità dell'aria..
.-....Forse è meglio aspettare di vincere alla lotteria e di comprarci la villa con il giardino,così se ne esce da solo
-Ecco, brava, aspettiamo.
martedì 9 novembre 2010
COLLOQUIO
NOVEMBRE 2010. Colloquio con le insegnanti della Bambina Grande in quinta elementare-
-Che le posso dire della Bambina Grande?-inizia la maestra di matematica sorridendomi con aria estatica-E' sempre entusiasta di fronte a ogni attività che le viene proposta,affronta le difficoltà trasformandole in sfide,con lo spirito giusto.Soprattutto non si distrae mai, mai! Ha una capacità d'attenzione srtaordinaria.E' interessata a qualsiasi argomento venga trattato,ha veramente una mente aperta,si nota che vive in un ambiente dove viene stimolata nella maniera più adeguata!-conclude entusiasta.
-Guardi,per la verità è così di natura-ammetto con riluttanza,scuotendo mestamente la testa-Noi come genitori ci limitiamo a proporle modelli corretti.Certo-aggiungo in un guizzo di amor proprio drizzando un pò le spalle-Mostrandosi lei incline all'approfondimento, cerchiamo di plasmare i suoi gusti secondo i nostri criteri. In casa di regola evitiamo la tv spazzatura e indirizziamo i ragazzi verso programmi che possano dare loro qualcosa,che stimolino la loro curiosità.Amiamo molto i documentari,per esempio-concludo fissando la maestra con aria pacata e tranquilla,dimenticando che ogni volta che per caso, scanalando,incappiamo in Super Quark dopo 3 minuti inizio a sbuffare"che palle,tanto sti' leoni più che sbadigliare non fanno,girate sull'Isola dei Famosi che voglio vedere la prova ricompensa!"
-Si, si vede quando i genitori hanno un progetto educativo-si esalta lei-,Dopo tanti anni di esperienza è difficile che sbagli! Lo sa -si incupisce all'improvviso sporgendosi un pò verso di me-ancora alcune madri non hanno capito che i bambini sono come spugne,che più che le parole,che i discorsi, loro interiorizzano e fanno proprie le abitudini e i comportamenti delle figure genitoriali!-
-Certo,certo!-mi affretto a concordare vagamente allarmata,pensando intanto a cosa mai potranno interiorizzare i miei figli quando mi vedono uscire di casa sbattendo la porta il sabato mattina perchè nell'edicola sotto casa hanno finito Vanity Fair e adesso mi tocca andare a cercarlo come una tossica in astinenza da qualche altra parte.
-Alle verifiche arriva sempre pronta,mai una volta che l'abbia colta impreparata.Si nota che gli argomenti affrontati in classe vengono poi ripresi a casa-continua ormai senza freni.-Nell'interrogazione di scienze oggi le ho dato 9! -si interrompe e mi guarda con aria complice -.Vi interessava proprio l'argomento,vero?!-
-Sssi,in effetti si..-rispondo vaga e come im un sogno mi appare l'immagine della Bambina Grande che mi insegue per casa con il sussidiario in mano pregandomi di provarle la lezione mentre io polemizzo per un'ora al telefono con l'amica S.sul prezzo assurdo degli UGG e sulla necessità, d'altra parte, di acquistarne un paio grigio scuro per affrontare serenamente l'inverno.
-Non c'è che dire:bravi!-conclude la maestra alzandosi in piedi e tendendomi la mano-Continuate così!-
In effetti non cè nulla da dire se non che certe volte i figli vengono bene nonostante i genitori.
-Che le posso dire della Bambina Grande?-inizia la maestra di matematica sorridendomi con aria estatica-E' sempre entusiasta di fronte a ogni attività che le viene proposta,affronta le difficoltà trasformandole in sfide,con lo spirito giusto.Soprattutto non si distrae mai, mai! Ha una capacità d'attenzione srtaordinaria.E' interessata a qualsiasi argomento venga trattato,ha veramente una mente aperta,si nota che vive in un ambiente dove viene stimolata nella maniera più adeguata!-conclude entusiasta.
-Guardi,per la verità è così di natura-ammetto con riluttanza,scuotendo mestamente la testa-Noi come genitori ci limitiamo a proporle modelli corretti.Certo-aggiungo in un guizzo di amor proprio drizzando un pò le spalle-Mostrandosi lei incline all'approfondimento, cerchiamo di plasmare i suoi gusti secondo i nostri criteri. In casa di regola evitiamo la tv spazzatura e indirizziamo i ragazzi verso programmi che possano dare loro qualcosa,che stimolino la loro curiosità.Amiamo molto i documentari,per esempio-concludo fissando la maestra con aria pacata e tranquilla,dimenticando che ogni volta che per caso, scanalando,incappiamo in Super Quark dopo 3 minuti inizio a sbuffare"che palle,tanto sti' leoni più che sbadigliare non fanno,girate sull'Isola dei Famosi che voglio vedere la prova ricompensa!"
-Si, si vede quando i genitori hanno un progetto educativo-si esalta lei-,Dopo tanti anni di esperienza è difficile che sbagli! Lo sa -si incupisce all'improvviso sporgendosi un pò verso di me-ancora alcune madri non hanno capito che i bambini sono come spugne,che più che le parole,che i discorsi, loro interiorizzano e fanno proprie le abitudini e i comportamenti delle figure genitoriali!-
-Certo,certo!-mi affretto a concordare vagamente allarmata,pensando intanto a cosa mai potranno interiorizzare i miei figli quando mi vedono uscire di casa sbattendo la porta il sabato mattina perchè nell'edicola sotto casa hanno finito Vanity Fair e adesso mi tocca andare a cercarlo come una tossica in astinenza da qualche altra parte.
-Alle verifiche arriva sempre pronta,mai una volta che l'abbia colta impreparata.Si nota che gli argomenti affrontati in classe vengono poi ripresi a casa-continua ormai senza freni.-Nell'interrogazione di scienze oggi le ho dato 9! -si interrompe e mi guarda con aria complice -.Vi interessava proprio l'argomento,vero?!-
-Sssi,in effetti si..-rispondo vaga e come im un sogno mi appare l'immagine della Bambina Grande che mi insegue per casa con il sussidiario in mano pregandomi di provarle la lezione mentre io polemizzo per un'ora al telefono con l'amica S.sul prezzo assurdo degli UGG e sulla necessità, d'altra parte, di acquistarne un paio grigio scuro per affrontare serenamente l'inverno.
-Non c'è che dire:bravi!-conclude la maestra alzandosi in piedi e tendendomi la mano-Continuate così!-
In effetti non cè nulla da dire se non che certe volte i figli vengono bene nonostante i genitori.
lunedì 8 novembre 2010
Halloween
Quando la bambina grande, un mesetto fa, ci ha chiesto se poteva festeggiare Halloween con le sue amiche a casa nostra io e il marito abbiamo avuto un momento di puro panico.Eravamo a cena e per fortuna ho potuto fingere la massima concentrazione necessaria per friggere i bastoncini findus lanciando così la palla a lui.
-Emh...sei sicura?-ha incominciato a domandarle cauto.La Bambina Grande è estremamenta suscettibile,basta mezza parola in più o un tono vagamente ironico perchè sbatta il tovagliolo sul tavolo e si chiuda in camera sua per ore
- Cos'avevi giurato e spergiurato dopo la tua festa di compleanno dell'anno scorso?-le ha ricordato il marito- Avevi detto che non avresti più invitato le tue amiche tutte insieme perchè avevate passato il tempo a litigare e a decidere che giochi fare-
Come in un film dell'orrore ci sono balzate alla mente immagini confuse della festa dei sui 9 anni:
-la bambina F ,all'apparenza timida e remissiva, che urla come una pescivendola al mercato generale perchè qualcuno le ha preso il suo bicchiere di coka
-io e il Marito che, incrociandoci in corridoio,ci diciamo a vicenda" manca un'ora" come fossimo in attesa del lancio dello Shuttle
-io che mi chiudo in cucina a bere un goccetto in un bicchiere delle Winx mentre in sala si scatena l'inferno
-l'ennesima scazzottata fra la bambina S e la bambina G gestita al meglio dal marito ormai esasperato "adesso lancio una secchiata d'acqua gelata"
-la bambina D che al gioco" nomi cose animali" con la lettera A, insiste che la città di Aroma esiste,che ci è andata lei quest'estate e, anzi, consiglia a tutti di visitarla, ignorando le proteste delle altre
-la bambina F,permalosa come come un babbuino ,che ciclicamente si nasconde in qualche angolo della casa a piangere e che, per essere convinta a tornare a giocare, necessita della diplomazia di un rappresentante dell'ONU
-il padre della bambina F che mi chiede cortesemente dove sia sua figlia e io che solo in quel momento mi ricordo che è da almeno un'ora che si sono perse le sue tracce
- la torta da 35 euro con sopra i JONAS BROTHERS che giace appena toccata, dopo che le invitate si erano azzuffate per avere tutte la fetta con su Joe
Quest'anno ,superato il primo momento di smarrimento, il Marito ha deciso di prendere in mano la situazione e, dopo un'accurata analisi della disastrosa festa dll'anno scorso, ha sentenziato:abbiamo solo gestito male i tempi,ADESSO ci penso io.
Ed effettivamente devo ammettere che è andata decisamente meglio,le bambine vestite da streghe erano deliziose,la casa decorata con zucche e ragnatele ha stupito i genitori e i litigi sono stati pochissimi. Se ne siamo usciti vivi è stato merito del Marito che ha tirato fuori una mente macchiavellica di prim'ordine.Infatti ha:
- organizzato un" servizio taxi "per andare a prendere le bambine di casa in casa.Lo scopo della generosa proposta, in realtà , è stato quello di dilatare i tempi di recupero delle invitate puntando sull'effetto "panico da citofono":ogni bambina, come previsto, ci ha messo quasi 10 minuti per scendere,a parte un paio di outsiders che erano sul cancello a aspettarci.La prima ora se nè è andata praticamente così,con lui che in macchina guardava l'orologio e gongolava"AH LE DOONNE.".
-ha sfruttato al meglio il giretto per gli appartamenti del condominio a fare" dolcetto scherzetto",soffermandosi a lungo davanti a ogni porta ,assicurando alle bambine che le vecchiette del palazzo potevano impiegare anche 10 minuti per aprire e che quindi non si poteva andare via prima.Le ha poi portate a visionare anche i garage,le cantine e il locale contatori,caso mai qualche condomino fosse sfuggito all'allegra comitiva.E così se n'è andata un'altra ora
-le bambine,una volta conquistata finalmente la soglia di casa,erano già parecchio stanche e si sono spartite abbastanza tranquillamente il bottino .Quando il livello di zuccheri e grassi idrogenati è salito e le ha nuovamente rese moleste,il citofono annunciava gia i primi genitori.
-Hai visto?-mi ha detto il Marito, fiero delle sue abilità da stratega bellico alla fine della festa
-Sono state tutte brave ,si sono divertite e la bambina grande è contenta-.
Tutto vero,posso solo aggiungere che la torta,una "versa e inforna"al cioccolato da 3 euro e 99, è stata spazzata senza litigi.
Compiti a casa
-Allora Ragazzino,cos'hai preso nel testo che avevi per compito?
-sei
-Sei?SEI?!! Ma come sei?mi ci ero impegnata cosi' tanto! ma perchè,cos'aveva che non andava ?non sa la tua prof che io nei temi sono sempre andata benissimo?che i professori li leggevano sempre in classe a voce alta?che nel tema di maturità sul clima aveva preso 8,stupendo la commissione con citazioni scientifiche e proposte innovative(-salvandomi pure la pelle visto che nella versione presi invece 5- )?
-Boh..La prof ha detto che era un pò banale, con un linguaggio ancora un pò da scuola elementare
-BANALE?DA SCUOLA ELEMENTARE?Ma cosa pretende,siete in seconda media e fin'ora più che" comprensioni del testo" non avete fatto! mi sono limitata,ovvio,con un titolo cosi' potevi dire qualsiasi cosa.
-Lei ha detto che potevo scrivere qualcosa di più profondo
-DI PIU' PROFONDO! Ricordale che il titolo era "Nella mia stanza",non"Riflessioni sull'attuale gestione della politica estera in Cile".Cercare di andare oltre la descrizione dei poster del Milan è stato già difficile
-Ha detto che potevo soffermarmi un po' di piu' su quello che faccio nella mia stanza,a che cosa penso..
-QUELLO CHE FAI?A COSA PENSI?Tu in quella camera fingi di studiare,ascolti la musica e giochi al subbuteo,ecco quello che fai.E sospetto che i tuoi pensieri piu'profondi riguardino la posizione del Milan in classifica nel campionato!
-Ci mangio anche
-Cosa?
-No,dico,in camera delle volte mi porto i panini e mangio lì.
-Appunto,ecco un pensiero profondo..Vabbè,basta,non pensiamoci più,evidentemente la tua prof non ama il mio modo di scrivere..Non importa non si può piacere a tutti e comunque la lezione direi che l'abbiamo imparata,no?
-Si direi di si.Con il tema della nonna l'altra volta avevo preso 8 quindi credo che adesso me li farò fare sempre da lei.Senza offesa,ehhh?..
-sei
-Sei?SEI?!! Ma come sei?mi ci ero impegnata cosi' tanto! ma perchè,cos'aveva che non andava ?non sa la tua prof che io nei temi sono sempre andata benissimo?che i professori li leggevano sempre in classe a voce alta?che nel tema di maturità sul clima aveva preso 8,stupendo la commissione con citazioni scientifiche e proposte innovative(-salvandomi pure la pelle visto che nella versione presi invece 5- )?
-Boh..La prof ha detto che era un pò banale, con un linguaggio ancora un pò da scuola elementare
-BANALE?DA SCUOLA ELEMENTARE?Ma cosa pretende,siete in seconda media e fin'ora più che" comprensioni del testo" non avete fatto! mi sono limitata,ovvio,con un titolo cosi' potevi dire qualsiasi cosa.
-Lei ha detto che potevo scrivere qualcosa di più profondo
-DI PIU' PROFONDO! Ricordale che il titolo era "Nella mia stanza",non"Riflessioni sull'attuale gestione della politica estera in Cile".Cercare di andare oltre la descrizione dei poster del Milan è stato già difficile
-Ha detto che potevo soffermarmi un po' di piu' su quello che faccio nella mia stanza,a che cosa penso..
-QUELLO CHE FAI?A COSA PENSI?Tu in quella camera fingi di studiare,ascolti la musica e giochi al subbuteo,ecco quello che fai.E sospetto che i tuoi pensieri piu'profondi riguardino la posizione del Milan in classifica nel campionato!
-Ci mangio anche
-Cosa?
-No,dico,in camera delle volte mi porto i panini e mangio lì.
-Appunto,ecco un pensiero profondo..Vabbè,basta,non pensiamoci più,evidentemente la tua prof non ama il mio modo di scrivere..Non importa non si può piacere a tutti e comunque la lezione direi che l'abbiamo imparata,no?
-Si direi di si.Con il tema della nonna l'altra volta avevo preso 8 quindi credo che adesso me li farò fare sempre da lei.Senza offesa,ehhh?..
sabato 6 novembre 2010
Pensando al futuro
-Guarda Ragazzino,bisogna che incominci a farti un'idea di quello che vorrai fare alle superiori.Manca ancora un anno emmezzo ma a qualcosa dovrai iniziare a pensare
-Devo farle per forza?
-cosa?
-le superiori
-Beh,si...Comunque l'obbligo scolastico adesso è fino a sedici anni..
-Ah..Allora vabbè,se c'è l'obbligo..
-Comunque...Se ti dessi una mossa in matematica non sarebbe male lo Scientifico Tecnologico.Non ha il latino ma ci sono delle materie che ti potrbbero piacere..Informatica,Scienze della terra,Biologia..
-Ah ,biologia! Io ho appena preso 9 in scienze!
-Appunto! bravissimo! Vedi che se studi puoi fare tutto quello che ti pare,anche lo Scientifico normale! Certo bisognerà pensare anche vagamente a qualcosa che ti potrebbe essere utile per il lavoro che deciderai di fare..
-Mmm..Mamma,qual è la scuola che serve di più per lavorare da Abercrombie?
-Da Abercrombie?TU VUOI FARE COME LAVORO IL COMMESSO DA ABERCROMBIE??!!
-Non il commesso mamma.Quello che sta fermo sulle scale a dire"hi guys!"a chi passa
-Devo farle per forza?
-cosa?
-le superiori
-Beh,si...Comunque l'obbligo scolastico adesso è fino a sedici anni..
-Ah..Allora vabbè,se c'è l'obbligo..
-Comunque...Se ti dessi una mossa in matematica non sarebbe male lo Scientifico Tecnologico.Non ha il latino ma ci sono delle materie che ti potrbbero piacere..Informatica,Scienze della terra,Biologia..
-Ah ,biologia! Io ho appena preso 9 in scienze!
-Appunto! bravissimo! Vedi che se studi puoi fare tutto quello che ti pare,anche lo Scientifico normale! Certo bisognerà pensare anche vagamente a qualcosa che ti potrebbe essere utile per il lavoro che deciderai di fare..
-Mmm..Mamma,qual è la scuola che serve di più per lavorare da Abercrombie?
-Da Abercrombie?TU VUOI FARE COME LAVORO IL COMMESSO DA ABERCROMBIE??!!
-Non il commesso mamma.Quello che sta fermo sulle scale a dire"hi guys!"a chi passa
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