venerdì 24 dicembre 2010

VIGILIA

Ci siamo.Siamo arrivati alla Vigilia.
E' una giornata di attesa ,si è come un pò sospesi, non si sa bene come impegnare il tempo per arrivare alla sera.
Io un'idea ce l'avrei anche:devo fare le valige per 5 persone cercando di portare dietro il meno possibile,impresa assurda e logorante;
devo fare due teglie di lasagne per il cenone di questa sera;
devo lavarmi i capelli e cercare di dar loro una piega,visto che all'ultimo ho deciso di devolvere i soldi che avevo preventivato per il parrucchiere in un libro per me;
devo impacchettare i regali dell'ultimo minuto;
devo scrivere almeno un paio di bigliettini d'auguri da accompagnare ai regali.
Ecco ,questa è la cosa che odio di più in assoluto.
Sembrerà strano ma manco completamente di ispirazione,non mi piace neanche leggere quelli per me perchè sono sempre troppo banali o troppo intimi e mi mettono in difficoltà in un momento in cui non ne ho voglia.Soprattutto detesto scrivere a comando,quindi evito.
Evito anche di rispondere agli sms d'auguri,a quelli in cui capisco che il testo è lo stesso per me e per 20 altre persone.Li trovo talmente squallidi e inutili che non rispondo neanche alle mie più care amiche.

Anzi, a loro si ,però riceverli mi delude ogni volta.
Per il resto, speriamo che i nonni siano tranquilli ,perchè l'Incazzatura Da Vigilia è terra nota e conosciuta,e quando noi fratelli eravamo piccoli ci ha rovinato più di un Natale;
speriamo poi che i regali siano azzeccati e che la Cognata Perfetta non abbia una "piccola cosa" per me, perchè io quest'anno non le ho preso niente (non riusciamo a metterci d'accordo,ad anni alterni una si sente una merda per essere a mani vuote e l'altra inopportuna per aver portato qualcosa)
Quando,questa sera, saremo tutti insieme, fratelli,cognati,nonni e nipoti, mi verrà solo da pensare "Fa' che sia sempre così, fa' che non cambi nulla".
Una specie di preghiera o di scongiuro,non so bene, navigo in acque torbide e confuse religiosamente parlando, ma so che quelle intorno alla tavola sono le persone di cui mi importa di piu al mondo.
Questa è la mia famigliona.
Complicata,confusionaria,tavolta invadente e altre alienante, ma mai come in questi giorni avverto l'intensità e il rassicurante calore del fare parte di un "clan",proprio come nella preistoria era importante per l'Uomo Sapiens.

E' un sentimento ancestrale e primitivo,inciso nei nostri geni,ma se ha cavalcato milioni di anni anni per arrivare fino a noi un motivo ci sarà.

giovedì 23 dicembre 2010

REGALI DI NATALE

Anche quest'anno è andata,a due giorni dal Natale ho finito i regali.
Sono stremata ma soddisfatta,in famiglia siamo talmente tanti che mi tocca incominciare in novembre:siamo una quindicina di persone fra i 14 e i 70 anni,bambini esclusi.
Hai voglia a dire un pensierino per ciascuno,io non sono una che compra 10 regali tutti uguali in una volta sola,per ogni persona per me è uno sforzo cercare di donare qualcosa che possa essere apprezzato veramente.I più facili sono i bambini,ovvio,ma ormai sono talmente esperta che potrei scrivere una sorta di Bigino del Regalo.
Quest'anno me la sono cavata così:

-Alla nipote modaiola di 13 anni: una maglietta Abercrombie.Ne avrà di già,ma una t-shirt di marca è meglio di una felpa scadente.L'unico problema è la taglia,perchè queste ragazzine venute su a latte artificiale sono tutte piuttosto prosperose.Direi che una  M non offende nessuno e male che vada si presta al riciclo.
La sua è esattamente quella nella foto



-Alla nipote di 15 anni che va in giro con i ciondoli di Tiffany e la borsa di Prada: è stata dura,lei è una ragazzina adorabile ma dai gusti già piuttosto sofisticati.Alla fine,guardandola in una foto di quest'estate dove aveva le unghie color lilla,ho optato per una quindicina di smalti colorati,in nuance degradanti dal verde smeraldo al blu elettrico.Glieli ho messi in una bella scatolina e via. La commessa adolescente mi ha fatto i complimenti per l'idea e la Bambina Grande si è fatta venire la bava alla bocca quando li ha visti.Speriamo
 
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-Alla Mamma:dopo un rapido consulto con le mie sorelle,abbiamo optato per un maglione lungo grigio,per cercare di farle delicatamente capire che i leggins vanno portati con il sedere coperto,non con maglioncini striminziti.Abbiamo convenuto tutte e tre un pò seccate che è ora e tempo che qualcuno glielo dica e che ci sta mettendo anche un pò in imbarazzo con questo suo look da ragazzetta .
Il fatto che, a 64 anni, vestita così stia meglio di ognuna di noi chiaramente non ci infastidisce per nulla.

 
-Al Papà:che barba ,che noia,ma è veramente difficile trovare qualcosa di diverso dai soliti libri storici.Lui non ha hobbie,non porta sciarpe nè guanti,detesta i cappelli,non sa neanche accendere il computer,non ascolta musica,non ha mai preso in mano una macchina fotografica nè una cinepresa.
Questo giro, quindi,maglione in cachemire direttamente dal Mercatino di Forte dei Marmi.La taglia è una XL,ma forse ,a riguardarlo ora ,si riferivano a un nano Extra Large.Comunque ormai questo è.
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-Alla Cognata Bionda,madre delle modaiole di cui sopra: anche per lei,come per le figlie, vale la regola di qualcosa di piccolo ma di ottima marca.Le ho preso il Mascara Allunga Ciglia della Lançome:per me non spenderei mai tanto per un mascara,ma se me lo regalassero sarei felicissima.

 
 
 
 
-Alla cognata M:qui ho copiato mia sorella, che mi ha regalato per Natale un set di asciugamani da bagno con ricamata la mia iniziale.L'ho trovata un'idea molto carina e le ho fatte fare anche per lei.
 

-Alla zia Professoressa di Matematica:da settembre dà ripetizioni al Ragazzino,non vuole un soldo e anzi, dice che si diverte pure.Immagino.
A lei ho preso un bonsai ,in un bel vaso, con un libretto di istruzioni per prendersene cura. Conoscendo il suo approccio scientifico per ogni cosa,si starà già documentando su internet e sicuramente il  bonsai sarà in ottime mani


-Al cognato Musicista:libro del Milan appena uscito,dal costo esorbitante ma che sarà sicuramente apprezzato visto il grado di tifoseria che imperversa in famiglia

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-alla Suocera Vagabonda: insieme agli altri fratelli, un biglietto aereo,destinazione a sua scelta.Si spera in Europa,diciamo.

mercoledì 22 dicembre 2010

VACANZE DI NATALE



Le vacanze di Natale mi fanno un po' paura.Le attendo sempre con ansia ma nello stesso tempo le temo.Troppi pranzi,troppi cene,troppi bambini intorno.
Nei giorni normali della settimana sono tranquilla, procedo dritta come un soldatino,faccio lavatrici alle sei della mattina,accompagno a scuola alle 7,30,alle 8,30 e alle
8 e 45,ininterrottamente.Però so che poi,quando rientro a casa,mi accoglie la pace e il silenzio.Posso passare la mattinata a stirare,a pulire pavimenti,in fila in posta o all'Esselunga ma qualsiasi attività è per me più rilassante che stare per tante ore di seguito con i miei figli.
Tutti questi giorni di vacanza si stendono davanti a me come un sentiero dorato in cui sarò libera da pomeriggi a incastro catechesi-danza-nuoto-calcio,dalle urlate a ripetizione per i compiti,dalle solite frasi dette 20 volte a sera" ti sei lavato i denti, ti sei lavata i denti,ve li siete lavati i denti?è tardissimo ,a letto
".Però poi finisce che quando non sono inquadrata nelle mie abitudini mangio troppo,bevo troppo,mi aggiro per casa nervosa senza trovare mai la televisione,il computer o l'i-pod libero ,vengo privata dei miei tempi e dei miei spazi e divento irrequieta e scontenta.
Quest'anno dovrebbe essere diverso,andiamo in montagna il giorno di Santo Stefano e in qualche modo dovrebbe spezzarsi l'incantesimo che prevede che io in 15 giorni mangi più dolci che in tutto l'anno.
Però sarà che sto invecchiando,sarà che ormai mi sono abituata bene, ma quando quella saggia donna di mia suocera ,che ha cresciuto da sola 4 figli,qualche anno fa mi diceva che preferiva pulirmi la casa da cima a fondo ma non tenermi per un pomeriggio intero i bambini...be',adesso un po' la capisco.

Si, insomma,i miei figli sono in vacanza da 2 ore e già mi stanno sulle balle.

domenica 19 dicembre 2010

MIA SUOCERA

Lei, sesta di sette fratelli. è venuta su a Milano da un paesino umbro a 14 anni per andare a vivere dalla sorella maggiore,come in un racconto di De Amicis.Saranno stati anche altri tempi ma a me l'idea di mia figlia che fra tre anni se ne vada a  vivere in un'altra città, lontana da me, mi sembra talmente assurda da non riuscire neanche a considerarla.Eppure lei è cresciuta alla grande,nè indurita nè trafitta da quello che oggi sembrerebbe un caso di abbandono minorile.Si è solo fatta un pò più pelo sullo stomaco di noialtri,  ha sviluppato un senso pratico e un disincanto che sono la sua grande forza .
Ha conosciuto il mitico ingegnere ,si sono sposati e sono andati a vivere in questa zona alle porte di Milano che quarant'anni fa era un grappolo di case immerse nella nebbia e ora è diventato un esclusivo quartiere dove un box costa 80 mila euro .Non ha fatto forse neanche le scuole medie eppure non sbaglia un congiuntivo,ha una precisa opinione su tutto e gli industriali e i banchieri del quartiere se la litigano per averla a cena.Lei non si fa incantare da nessuno ,sa stare con i potenti senza mai scivolare nella piaggeria a e con gli umili senza assumere toni condiscendenti.
Da quando è rimasta vedova è stata inglobata dalle sue amiche in un tourbillon di viaggi e prime alla Scala e ha un'agenda più fitta di impegni lei dell'amministratore delegato della Fiat.
Dalle sue umili origini si porta dietro l'incapacità assoluta di buttare via il cibo o di sprecarlo.
E' un ottimo insegnamento,in quest'epoca di consumismo a di leggerezza,e quindi sono contenta che esorti i miei figli a pulire il piatto o a sforzarsi di finire l'ultimo pezzetto di carne.
E' che poi esagera.Una volta ha fatto mangiare alla Bambina Grande 3 uova sode, che da un pò le giravano in frigorifero,in una volta sola, pur di non buttarle via. Ignora ,se appena pùò le date di scadenza e se osiamo commentare che la mozzarella ha un sapore un pò strano dice"avrete voi la bocca amara".Niente da fare, è più forte di lei,piuttosto ti avvelena ma gettare il cibo nella spazzatura proprio non si può.Quando ci è costretta ,perchè dalla fettina quasi escono i cagnotti o perchè non ce la fa a far passare il latte scaduto per ricotta,le si stringe il cuore e dice"però che peccato!"
E' una grande fan dei tupperware, perchè le sono di grande aiuto in questa sua compulsione .
E' un'ottima cuoca e quindi avere gli avanzi del pranzo della domenica sarebbe una grande fortuna.
Il problema è che si fa prendere dal sacro furore e tu alla fine ti ritrovi nello stesso contenitore 3 ravioli con il loro brodo,due fette d'arrosto con il sughetto,una porzoncina di spinaci e gli spaghetti al burro che la bambina si era fatta fare ma che poi non aveva finito.Un pastone per i maiali,praticamente.Ma vaglielo a spiegare...

venerdì 10 dicembre 2010

RETAGGI DELL'INFANZIA

Avete fatto caso quanto i comportamenti dei nostri genitori siano stati interiorizzati quasi a nostra insaputa dal nostro subconscio,si siano depositati,stratificati uno sull'altro per poi riemergere inaspettatamente in eta' adulta? Ci ho pensato ieri quando ho visto per la sesta volta in mezz'ora il Marito alzarsi dal divano per spegnere la luce nella camera delle bambine.Lui detesta alzarsi dal divano ma gli è assolutamente insopportabile sapere che c'è una luce accesa in una stanza vuota .E' giusto e sacrosanto,ci mancherebbe,nessuno si diverte a pagare la bolletta della luce.
Però negli ultimi anni questo suo scrupolo si è trasformato in fissazione, rendendo a volte faticosa la vita per chi gli sta intorno. Se per caso, rientrando in casa, troviamo accesa la luce del bagno, gli vengono i sudori freddi e inzia a tormentare tutti i membri della famiglia per sapere chi è il colpevole della dimenticanza fino a che, per lo sfinimento, qualcuno non si autoaccusa.
Quando è in un periodo di stress lavorativo si aggira per la casa cupo spegnendo una luce dietro l'altra mentre borbotta qualcosa sulle pessime abitudini mie e dei miei figli. Chiaramente dove ha potuto ha sostituito le lampadine normali con quelle a basso consumo,che vanno bene,ci mancherebbe,solo che quando le accendi per il primo quarto d'ora sembra di stare in una stalla.Io non mi ci sono ancora abituata,quando sono distratta o preoccupata ho un tuffo al cuore perchè penso sempre di avere un calo fulminante della vista.
La Bambina Piccola quando lo vuole sfidare accende l'alogena in sala perche sa che è la cosa che gli provoca più fastidio al mondo.L'alogena è il suo incubo e il suo tormento,abbiamo il permesso di accenderla solo quando ci sono ospiti ed è con sollievo palese che si affretta a spegnerla alla fine della serata.Quando a casa nostra viene mia madre è sempre sulle spine perchè lei, con la sua allegra noncuranza da "nata agiata"- come dice lui- dove passa accende luci e finisce che la insegue nervosamente nei suoi spostamenti di stanza in stanza.

Se abbiamo litigato, ci infastidiamo apposta di continuo:lui mi spegne la luce quando sono in bagno dicendo" ops scusa pensavo fossi in cucina" e io, per irritarlo, lascio inavvertitamente accesa anche la luce del forno.
A conclusione di tutto questo,per la serie "retaggi che ci portiamo dietro dall'infanzia" indovinate un pò chi è che da 15 anni mi costringe a leggere alla luce fioca di una vecchia lampada a stelo? Mia suocera .Che anche se è chiusa in cucina si accorge se ho acceso la luce grande della sala e corre a spegnerla con nonchalanche dicendomi allegra
" C 'è un bel sole,meglio stare alla luce naturale che ti riposi un pò gli occhi,no?" anche se siamo in inverno e alle quattro del pomeriggio la sua sala è più buia di una caverna.

giovedì 9 dicembre 2010

MIGLIORE AMICA

Ieri era il compleanno della mia Amica.Dire della "Mia Migliore Amica" fa molto scuola media però in effetti quando pensiamo a noi due ci definiamo così nella nostra mente.
Io lo dico anche agli altri,anche alle altre amiche che mi sono fatta in questi ultimi 15 anni e che frequento ormai molto più di lei.Ci conosciamo da 30 anni ma l'amore è scoppiato in prima media e da allora non ci siamo più lasciate.L'adolescenza ,con tutte le sue tempeste e i suoi smottamenti,l'abbiamo attraversata insieme,vissuta fianco a fianco,sempre da alleate,
e poi tutto quello che è venuto dopo,la mega compagnia alle superiori,i primi veri fidanzati,le vacanze da sole,e ancora il matrimonio,i figli. Non si può raccontare tutto,davvero.Lei è uno dei punti fermi della mia vita,c'è e basta e so che il passare degli anni non ci potrà portare lontane,come è successo per altre amiche che,dopo periodi di intense frequentazioni,ho perso inaspettatamente per la strada.Non c'è nulla da fare,ho vinto alla lotteria delle Amiche e mi tengo stretta il mio premio.
Lei sa sempre cosa fare e come comportarsi,è risoluta,serena e ferma nell'affrontare le difficoltà ,non perde di vista il senso delle proporzioni,è compassionevole e equilibrata,un formidabile sostegno per tutti.E' precisa e puntuale in tutto ciò che fa senza essere pedante ed è l'unica persona che ha il mio stesso senso dell'umorismo,solo con lei riesco a piegarmi in due dalle risate per una innocua frase che non fa ridere nessun altro.
L'espressione "ci capiamo al volo"è scontata ma ci rispecchia veramente,giornate intere vissute in simbiosi ci hanno reso così sensibili da poter interpretare anche uno sguardo dell'altra.
Lei avrebbe potuto essere la migliore amica di chiunque perchè ha tutte le caratteristiche che si vorrebbero trovare in un'amica:sincerità,buon carattere,nessuna smania di protagonismo,costanza,indipendenza emotiva.Io sono e sono stata un'amica difficile:da adolescente ha dovuto sopportare i miei malumori improvvisi e la mia euforie totalizzanti,le serate da "che schifo di posto e di gente io me ne torno a casa"e quelle da "sono- la-più- figa della- festa- guardate- tutti- solo- me".Ha dovuto fingere di ignorare la mia palese gelosia per il suo fidanzato storico,che giustamente l'adorava ma che mi faceva il torto di portarmela via e ha minimizzato la mia meschina felicità quando si lasciavano e iniziavano così per noi due i periodi più divertenti, quelle delle ubriacature di sangria, delle corse sullo scooter all'alba attraverso le strade tortuose di Formentera e delle serate solo per noi a chiacchierare fumando fino a notte fonda . Lei era accanto a me nelle albe livide dell'Elba di ritorno dalla discoteca o nelle nottate in Sardegna a guardare le stelle,nei falò sulla spiaggia,nei pomeriggi novembrini sulla scala santa a gelarci le chiappe.Lei c'e sempre stata.
E non ha detto una parola quando qualche anno fa non le ho dato retta e ho deragliato mostruosamente, tagliandola fuori dalla mia vita.Quando l'ho chiamata in soccorso è ritornata da me con la sua consueta grazia, senza recriminare o rimproverare.Mi è semplicemente stata ad ascoltare una notte intera mollando tutto, senza pensarci un attimo.
Acciaio e velluto.Questa è la nostra amicizia.

martedì 7 dicembre 2010

UN SABATO DI PIOGGIA




Il sabato pioveva a dirotto fin dalla mattina presto.Sono tornata dalla spesa che ancora tutti dormivano,la casa buia e silenziosa,sembrava un'isola sospesa nel nulla.Il tempo di appoggiare i sacchetti sul tavolo che tutti sono emersi dalle loro stanze come sub dall'acqua,pronti a infilare il naso nelle borse in cerca di cibo.Erano le nove,il Ragazzino stava intingendo la prima gocciola nel latte e già chiedeva cosa si sarebbe mangiato per pranzo.
Il Marito si è presentato in cucina alle dieci ,trascinando i piedi e proclamando diessersi preso il raffreddore più forte degli ultimi10 anni. Ha chiesto un'aspirina che naturalmente non avevo, ha chiesto un the ma non avevo neanche quello e quindi, sentendosi molto maltrattato, se ne è tornato a letto.Le bambine intanto continuavano a litigare e io non riuscivo a combinare nulla perchè dovevo fare da guardiana al Ragazzino alle prese con scienze,chè appena uscivo dalla sua camera si alzava anche lui,come fossimo legati da una corda .Alle 11 la Bambina Grande mi ha avvertito che dalla lavatrice usciva l'acqua,e anche tanta.Dalle 11 alle 11,30 ho asciugato il pavimento del bagno,interrogando nel frattempo il Ragazzino sul plurale dei nomi francesi irregolari.
A mezzogiorno ho spedito il Ragazzino a ripetizione di matematica,ignorando lo spropositato sollievo provato nel levarmi dai piedi lui e la sua assurda chiusura mentale per qualsiasi tipo di ragionamento.A mezzogorno e dieci, passando dalla camera, ho guardato il Marito che dormiva sereno come un bebè,coperto da tutti gli scialli che la Bambina Piccola era riuscita a scovare nei miei cassetti,e ho pensato che tutto sommato sarebbe potuto rimanere dalla sua famiglia di Bilbao anche per l'week end.
Alle due ero finalmente sul divano pronta a farmi confortare da Amici,dopo aver preparato il pranzo,il borsone del calcio per il Ragazzino e un riso in bianco per il marito morente.Tempo mezz'ora e già era ora di andare a prendere la Bambina Grande da un'amica e traghettarla allo stage di danza ,con pit stop per cambio d'abito dai nonni. Diluviava ancora e io mi ero messa i miei vecchi jeans di salvataggio con taglio anni 80, mi ero a mala pena pettinata e non mi ero presa la briga di cambiarmi gli occhiali da Maga Magò in favore delle lenti perchè "tanto non devo incontrare nessuno".Infatti, appena aperta la porta di casa dei miei ,ecco la Sorella Modella e il Fidanzato Super Manager,lindi e freschi ,come avessero appena finito di posare per un servizio di "Elle"sulle coppie vip .Lei misteriosamente ogni volta più alta,splendida con qualsisi cosa addosso,un pò alla Sienna Miller.Lui con l'allure dell'uomo di successo,a suo agio nel mondo,pronto a rinunciare a un offerta di lavoro fantastica perchè la macchina che gli davano non aveva i cerchi in lega come li voleva lui .Ho passato una umiliante mezz'ora sul divano a sudare perchè non potevo nemmeno togliermi il giubbotto a causa del maglione pataccato,cercando di nascondere le calzette corte che spuntavano dai jeans,sentendomi immensamente vecchia e sfigata.
Alle sei ho portato la Bambina Grande a danza e me ne sono andata a casa.Il Ragazzino, tornato dalla partita e abbandonato il borsone di calcio infangato e fradicio nel mezzo della sala, si era messo a guardare premium calcio col Marito,risorto dopo un pomeriggio di sonno e pronto a reclamare del "cibo vero" .Alle sei e un quarto è arrivata la Cuginetta,invitata a dormire lunedi scorso ma di cui mi sono ricordata solo quando è suonato il citofono. Alle sei e trenta la Cognata Perfetta se nè è andata, raccomandandosi di insistere nel farle mangiare la verdura. Alle 7 ho considerato l'idea di mettermi a fare le zucchine. Alle sette e due ho pensato che non ce la potevo fare e ho infilato del pop corn nel microonde,dicendomi che in fondo si trattava di mais.Alle 10 era finito il primo tempo della partita e le bambine, sovraeccitate, saltavano come grilli senza dare segni di cedimento. Il Marito, resosi conto che non avevo nessuna intenzione di mettermi a ricucinare,si è rassegnato a andare a prendere delle pizze per cena .Alle 10 e 20, con una intera Zola sullo stomaco ,mi sono sdraiata al buio sul pavimento della camera delle bambine cercando di farle addormentare.Dopo un quarto d'ora la Bambina Piccola dormiva;la Cuginetta aveva sempre gli occhi spalancati nel buio,come una bambola con i pesetti sulle palpebre al contrario.Finalmente alle 11 si è addormentata anche lei e io mi sono trascinata sul divano mettendomi in posizione quasi verticale per tentare di digerire prima dell'alba.

A mezzanotte sono andata a letto.A mezzanotte e due è arrivata la Cuginetta che si è sistemata con naturalezza tra me e il Marito.A mezzanotte e dieci è arrivata anche la Bambina Piccola che si è messa accanto a me dall'altra parte.A mezzanotte e un quarto,sentendomi come una fetta di salame in un panino,ho deciso che anche basta.Me ne sono andata nella cameretta delle bambine ,mi sono tirata addosso il piumino di Hello Kitti e ho pensato che, come dice Cesare Cremonini"domani un giorno migliore sarà".

giovedì 2 dicembre 2010

POVERA ANGELINA



Io se rinasco voglio essere Angelina Jolie.Non perchè sta con Brad Pitt( che, secondo me, ha raggiunto l'apice della sua carriera ancora prima di incominciarla,quando era un attorucolo sconociuto e fu preso per la parte del ladro seduttore in "Thelma e Louise".Ecco,la scena nel motel è una delle migliori che abbia interpretato).Ma per il modo assolutamente leggero, soave e privo di qualsiasi tipo di complicazione che ha di essere madre di ben sei figli.
Nella vita normale sei bambini per casa sotto i 9 anni sono qualcosa di quasi inconcepibile,potrebbero portare qualsiasi donna normale alla follia pura.Io una madre di sette figli la conosco,e a vederla fa spavento:ha l'aria emaciata, gli occhi un po' fuori dalle orbite,lo sguardo allucinato.Però la capisco.Quella che secondo me non capisce bene è Angelina.
Che sì,si ritiene fortunata e che sì ,si rende conto di avere qualche privilegio in più,ma poi vuole fare la simpaticona,quella che "eh,noi mamme siamo tutte sulla stessa barca" e lì ti fa veramente girare le balle.Angelina ,tesoro:non funziona così,non devi proprio metterti alla pari di noialtre,resta nellla tua bolla dorata con Brad e i tuoi bambini meravigliosi e taci.
Tu che ti sposti da un continente all'altro con tutta la tua prole senza probabilmente sapere in quale valigia siano i pantaloni di Maddox o il biberon di Knox, ignori che partire per un innocuo week end con marito e un paio di figli significa, per una mamma senza uno staff a sua disposizione, preparativi che iniziano una settimana prima,post it sparsi per tutta la casa,smadonnamenti per caricare,scaricare e, quando poi si torna, tutto da rimettere a posto.Non sai che normalmente un neonato viaggia leggero come Luigi XIV, fra sdraietta,passeggino e lettino da viaggio.Quando tu e Brad decidete di attraversare l'Oceano per traslocare a New Orleans,in Normandia ,a Praga o a Kathmandu tu, che hai una tata ogni bambino e 1/2, ti devi solo preoccupare di portare la bottiglietta di Evian e la mascherina per gli occhi.
Tu continui a pesare allegramente 45 chili non perche sei esaurita da notti insonni,ma perchè ti piaci così.Perchè se decidi di mangiare pollo alla piastra e insalata scondita lo fai e basta,non devi poi cucinare lasagne o patatine fritte per il resto della truppa,che poi resistere è praticamente impossibile.Non torni a casa dalla spesa carica come uno sherpa,non divori dal nervoso i muffin al cioccolato presi per i bambini perchè dieci minuti e 35 euro dopo che se ne è andata la donna delle pulizie il pavimento della sala è di nuovo appiccicoso.Tu ti puoi permettere di ignorare allegramente il contenuto del frigorifero,di non porti alle sette di sera la Domanda delle Domande:cosa cucino per cena? Non hai crisi di panico se alle dieci di domenica sera ti accorgi che sei rimasta senza latte:probabilmente ti basta far tintinnare un campanellino e te ne portano a litri, o forse ti arriva direttamente una mucca per far divertire un pò i ragazzi.
Dici che avete fatto fare apposta per voi un letto di dimensioni giganti perchè amate starvene tutti e otto rannicchiti vicini a giocare e farvi le coccole.Che immagine meravigliosa.E' così anche per noi mamme normali.Solo che probabilmente , verso le 11,quando iniziano a diventare molesti, Brad chiama una delle vostre dieci tate e i bambini spariscono all'istante nelle loro stanze, così voi due potete tranquillamente leggere ,dormire o farvi i cavoli vostri.Noi,invece, dobbiamo ingaggiare strenue battaglie per convincere ogni figlio a tornarsene nel proprio letto e le coccole e le tenerezze finscono in urlate e minacce. Le tue notti non sono infestate da risvegli a scacchiera o calci in pancia sferrati da piccoli intrusi.Il tuo sonno probabilmente è sacro,custodito e protetto da qualche membro del tuo entourage assunto proprio per assolvere questa delicata mansione.
Perchè poi ,certo, tu la mattina dopo devi svegliarti per andare a lavorare.In fabbrica? In miniera? A raccogliere patate? Peggio.Devi andare a girare una scena in cui balli il walzer con Johnny Depp,a Venezia. Poverina,che sfiga.Meno male che quando alla fine della giornata lo saluterai gli dirai:"Johnny ,tesoro, corro a casa sperando di non perdere il vaporetto delle sei e dieci, per strada mi devo fermare a prendere il pane e in tintoria a ritirare il vestito per domani.Magari se mi sbrigo riesco anche a passare dal cartolaio per prendere sti' benedetti fogli A4 ruvidi non squadrati per Maddox,se no si prende un'altra nota.Speriamo che Pax abbia fatto i compiti e che Brad abbia messo su l'acqua della pasta.Voi uomini siete tutti uguali,quando c'è una partita in televisione non capite più nulla"