venerdì 26 novembre 2010

IL CIUCCIO (1)

La Bambina Piccola quest'estate ha mollato il ciuccio.Un pomeriggio ha deciso che era ora di darlo al gabbianino che passeggiava in spiaggia verso sera e l'ha lanciato in mare,acclamata da tutti i bagnanti.Aveva quasi 4 anni e quindi era già tardi,tardissimo.Io prima non ce l'ho fatta.Perchè c'era l'inserimento all'asilo ed era già un trauma quello, perchè era sempre malata,poi perchè se no in macchina era un delirio e costringeva il resto della famiglia all'ascolto ossessivo di "Il Coccodrillo come fa "rendendo i fratelli nevrastenici.E poi beh,già che ci siamo,lasciamola guarire bene dalla tosse,lasciamo che passi Pasqua,lasciamo che arrivi il tempo bello che si esce di più,aspettiamo che il Ragazzino sia meno impegnativo con i compiti,aspettiamo che inizi maggio,aspettiamo che finisca giugno,aspettiamo che torni la sua maestra preferita.E ancora,adesso no che fa caldissimo e se non dorme di pomeriggio divento pazza ,adesso no che c'ho la polmonite e se sto per morire voglio farlo in pace,guardando le repliche di"Italia's nex top model"e non sentendo i suoi capricci.
Avanti così,insomma, procrastinando di data in data,rimandando a un futuro sempre più vago e nebuloso,sentendomi una madre debole e senza polso ,attanagliata dai sensi di colpa ma non abbastanza tormentata da prendere una decisione definitiva.
E' che il ciuccio è comodo,è comodissimo, è un tappabocca fenomenale,mi ha permesso di non dare completamente i numeri,di non trasformarmi in una di quelle madri che finiscono al telegiornale della sera,mi ha concesso quei 10 minuti di tregua, dopo capricci sensazionali, che ti fanno riconciliare con il mondo e con la vita che ti sei scelta.
Io il ciuccio dei miei bambini l'ho molto amato,l'ho considerato veramente un alleato, un amico, uno strumento di sopravvivenza impareggiabile che ha renso sopportabili le giornate più dure.Il problema è che da' dipendenza non solo al bambino ma anche alla mamma e affrontare la vita senza ciuccio mi è sempre sembrato un passo molto arduo ,da ponderare per bene ,un qualcosa da affrontare consapevoli di ciò che può comportare.
Toglierlo a 2 anni,come i pedagogisti consigliano di fare,proprio nel mezzo della terribile fase del no,proprio quando si sta ricominciando a dormire decentemente,proprio quando si riesce a vedere in televisione un film tutto intero è qualcosa che riescono a fare solo le Madri Superiori,creature soprannaturali che io rispetto e venero,per cui ho la stessa stupita ammirazione di chi sceglie di privarsi volontariamente dei carboidrati.

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