domenica 28 novembre 2010

IL CIUCCIO (2)

Tutto sommato disintossicare la Bambina Piccola dal ciuccio è stato semplice:visto che la decisione era stata sua ,mi è bastato tener duro la sera stessa nel dissuaderla dal correre in spiaggia con un bastone per ramazzare il gabbianino e riprendersi il ciucetto.Essendo lei relativamente docile,me la sono cavata con due notti un pò agitate e stop.
Tutt'altra storia era stata con la Bambina Grande,nota fin da piccola per la tenacia e la caparbietà estenuante con cui mi metteva a dura prova chiunque nel far rispettare il suo volere.Con lei i tentativi per farle abbandonare il dannoso vizio sono stati inizialmente radicali. Al compimento del secondo anno,che coincideva con il periodo natalizio,sembrava convinta a regalare il suo ciucino a Babbo Natale,dopo che noi le avevamo fatto una testa così con la storia delle povere rennine che ne avevano tanto bisogno.Neanche il tempo che il Babbo Natale di turno (probabilmete il nonno) lo prendesse dalle sue manine,si profondesse in ringraziamenti aulici e ricambiasse con un numero spropositato di regali che veniva richiamato indietro da urla disumane. Resistemmo cinque minuti e poi, con la scusa di non rovinarci le feste,il ciuccio tornò alla base.Non paghi della nostra evidente mancanza di fermezza,ritentammo con la Befana,giocando un pò anche sull'aria francamente inquietante della nonna travestita.Questa volta resistemmo mezz'ora ,poi anche l'integerrima vecchietta dovette piegarsi alla volontà della piccola despota.
Fra i due e i quattro anni il ciuccio,che nel frattempo,data la mia crescente frustrazione,era stato ribattezzato"il maledetto ciuciaccio",venne regalato (per poi essere preteso immediatamente indietro ) nell'ordine:al Coniglietto di Pasqua,al Cerbiattino del Gran Paradiso,al Pesciolino della fontana di mia zia ,allo Gnomo del Parco di Monza,alla Fatina del dente(di passaggio in casa per via del fratello),al cuginetto appena nato e all'Angioletto del Santuario di Montenero.Macava solo di darlo al cane lupo Rex e a Carmela del Grande Fratello e poi eravamo al completo.
Visti i ripetuti fallimenti,decisi di optare per un approccio soft:non sottrarle definitivamente il ciuccio ma limitarne l'uso.Quindi SI per la nanna e il riposino del pomeriggio ,NO quando si gioca o si è in giro.Le nostre conversazioni erano più o meno così:
-Dammi il ciuccio Bambina Grande.Siamo al supermercato-le dicevo,cercando di farla sembrare una cosa ovvia.
-No mamma-rispondeva lei guardandomi fissa negli occhi,come fosse qualcosa di altrettanto ovvio.
-Ricordi cosa avevamo detto?niente ciuccio se non per dormire-ritentavo io,mostrandomi tranquilla e ferma come suggerito da"Io e il mio bambino".
-No,lo tengo io-insisteva lei altrettanto calma,puntando sul fatto che sapeva che non avrei fatto una scenata in pubblico.
-Dammi quel maledetto ciuciaccio,basta!Sei ridicola,non capisci che hai quasi 4 anni,serve solo ai bambini piccoli!-sbottavo rabbiosa se eravamo in casa e alle dieci della mattina vedevo che aveva preso il ciuccio.
-Io no bimba gande,io bimba piccoa piccoa-diceva allora lei, tiarando fuori una vocetta leziosa e un linguaggio da lattante che fra l'altro non le era mai appartenuto.
Fu una guerra snervante e svilente per entrambe che si trascinò fino all'estate dei suoi 4 anni ,quando un caro amico in vacanza con noi ,probabilmente stufo di sentire le discussioni fra me e la Bambina Grande,semplicemente glielo prese , le disse"saluta il tuo ciuccio che lo buttiamo in pattumiera" e stop.La sera l'infame si addormentò tranquillamente e" l'affaire ciuccio",se Dio volle, ebbe fine.

 
 
 

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