lunedì 22 novembre 2010

INVITO A CENA


Ieri sera siamo stati a cena a casa B .E' l'unica coppia di amici senza figli che ancora ci inviti e francamente non capisco perchè lo facciano.
 Lui era in classe col Marito alle medie,si erano persi di vista per una quindicina di anni per poi incontrarsi del tutto casualmente all'Oktoberfest. Dopo un paio di pinte avevano deciso che erano troppo amici, che erano stati stupidi a perdersi di vista per così tanti anni e e che sarebbe stato bello vedersi ogni tanto a cena con le rispettive mogli.
Il fatto che le loro conversazioni si fossero limitate al Milan e al darsi reciproche notizie sugli ex alunni della terza C non li aveva minimamente preoccupati.Così siamo stati condannati a queste annuali Serate Penitenza.
Lui ha una irritante risata da orco,fisicamente sembra l'anello mancante fra l'uomo e il cofano di una macchina,passa le sue serate a giocare alla Play Station,si atteggia a brillante avvocato ma quando manda le e-mail al Marito si dimentica di mettere l'acca davanti alla A (intesa come verbo avere.) Giuro che è vero.
Lei fa la ricercatrice universitaria,è magra come una scopa ,fuma ininterrottamente e ha la fastidiosa abitudine di fissare in silenzio tre secondi più del necessario il suo interlocutore quando ha finito di parlare,così che ti ritrovi sempre a pensare"oddio che cazzo ho detto".
Quando ci sentiamo al telefono per programmare la serata chiede doverosamente"Speriamo di vedere anche i bambini questa volta !" e al mio no risponde sempre" Che peccato!" un pò troppo velocemente.
Hanno un meraviglioso appartamento open space tutto porte scorrevoli e arredamento minimalista,con il parquet lucido e profumato di cera al miele, litografie alle pareti e bagni "pavimentati con lastre di origine vulcanica",come ci ha illustrato tutta fiera la padrona di casa. Naturalmente il tasto per tirare lo sciacquone è talmente mimetizzato che gli ospiti lasciano manate ovunque prima di scovarlo e lo scopino del water assomiglia a una scultura di Pomodoro.L'unica volta che abbiamo portati i bambini i due grandi si sono annoiati subito e hanno cominciato a tormentare il gatto persiano, la piccola ha passato il tempo a studiare il tronco d'albero con tanto di rami che sosteneva il piano di cristallo del tavolo ,osservata nervosamente dallla padrona di casa
Non si sono smentiti neanche questa sera. Appena varcata la soglia di casa lei ha esordito così:"Ciao cara, ti trovo benissimo!Te l'avevo detto che a te che sei così alta qualche chilo in più fa solo bene.Oh,QUESTI sono i pasticcini? grazie..Abbiamo anche la Sacher Torte che hanno portato ieri sera il Giangi e la Lalla comunque. E i bambini? Come fai a non impazzire a stare a casa tutto il giorno! ah ah! Chi è che è uscito al Grande Fratello?"
In meno di un minuto aveva stabilito che :
a)sono ingrassata
b) avevamo portato un cabaret di pasticcini talmente ridotto da dover essere integrato con avanzi di dolci portati da ospiti con meno braccino corto di noi
c) sono una casalinga di periferia che,a quanto pare,
d) passa le sue giornate a guardare Reality show.
La serata è proseguita così,con gli uomini immersi in profonde dissertazioni sull'universo calcio e noi due che arrancavamo in conversazioni stentate,stando attente a non far cadere mai il discorso. Lei rigidina e impostata,seduta in punta di divano,io con il sorriso stampato e l'aria antipatica che mi viene fuori quando non mi sento a mio agio
Con la scusa di dover andare a recuperare i bambini dai nonni sono riuscita ad andarmene presto,il Marito alticcio e soddisfatto,io stanca e confusa come dopo un'interrogazione a scuola.
Ogni volta dico" mai piu" sapendo già che l'anno dopo ci ricascherò ancora perchè una cena gratis senza bambini intorno è , tutto sommato,un'attrattiva troppo allettante per poterci rinunciare.

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